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Applicazione dell’Iva sulle autoscuole, titolari in rivolta. Parla Monica Piroddi, dell’autoscuola Selene

Prevista applicazione dell’Iva alle autoscuole, questo il motivo per cui mercoledì 18 settembre dipendenti e titolari del settore in questione saranno a Roma a scioperare.

«Questo comporta un rincaro del costo delle patenti del 22%» spiega Monica Piroddi, titolare dell’Autoscuola Selene, a Lanusei. «Fino al 14 marzo 2019, le autoscuole sono state equiparate alla formazione scolastica. Adesso, a causa di una sentenza dell’Unione Europea, questo non è più ritenuto possibile».

L’Agenzia delle Entrate ha quindi definito il pagamento dell’Iva per le autoscuole. Era il lontano 1972 quando venne deciso che, poiché le autoscuole formavano i giovani e li istruivano sulle buone pratiche della circolazione stradale, esse andassero viste, appunto, come le scuole.

«Il costo non grava su di noi, ma sul cliente» chiarisce Piroddi sottolineando però un altro punto grave di tutta questa storia: «Il provvedimento è retroattivo, non guarda la questione da ora in poi ma getta uno sguardo agli ultimi cinque anni: dobbiamo dare allo Stato ciò che noi non abbiamo incassato».

Questo minaccia di mettere in seria difficoltà l’intero settore.

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