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Scrub, ex randagio sardo, “scrive” all’assessore Nieddu: il post di Facedog diventa virale

L’appello nasce dalla penna e dalla solita fervida inventiva delle volontarie del rifugio Facedog di Macomer. Stavolta a “parlare” è direttamente un ex randagio, ospite del mini rifugio gioiello, Scrub. E lo fa attraverso una lettera-appello rivolta all’assessore Nieddu. Ecco le domande di Scrub, diventate, nel giro di un paio di giorni, virali.

“Salve Assessore Mario Nieddu, mi presento subito e cerco di essere il più breve possibile. Mi chiamo Scrub, ho 2 anni circa e sono un ex randagio sardo. Il momento esatto in cui sono passato da randagio a cane di proprietà non lo ricordo esattamente perché ero abbastanza piccolo, ma possiedo un documento che ne attesta l’avvenuto passaggio. E nel mio collo, sul lato sinistro, la presenza di un microchip lo conferma ulteriormente.

Sono un grande appassionato di lettura ed oltre a leggere e suggerire libri alle mie followers, mi diletto a leggere le Leggi, oltreché ad osservarle. Nello specifico quelle relative al mondo a cui appartengo. Il mondo animale. La mia preferita è la Legge 281 del 14 Agosto 1991. La leggo di continuo e ritengo che, in un sistema legislativo così perfettamente organizzato, è davvero incredibile che nella realtà dei fatti, poi, non funzioni.

Mi spiego. Se la Legge impone l’obbligatorietà della microchippatura e tutta una serie di autorità che ne verifichino l’avvenuta applicazione da parte dei detentori sui propri cani, poi la cronaca ci rivela situazioni in cui tale inosservanza è recidiva. Ma troppo recidiva, Assessore Nieddu. Talmente recidiva che risulta lampante una conclusione. Le autorità preposte non controllano. E allora Assessore io le sto scrivendo questo messaggio che doveva essere brevissimo, ma forse non ci son riuscito, per farle 2 domande precise e che hanno come unico interesse quello di mettere in atto il primo e fondamentale passo per fare in modo che in Sardegna il randagismo venga contenuto.

Secondo Lei è possibile che nel 2019 nelle campagne sarde quasi nessuno dei cani da pastore possieda il microchip? È possibile che riempiamo le testate giornalistiche con realtà imbarazzanti in cui è innegabile che le autorità preposte siano praticamente assenti e che la Regione Sardegna non riesca nel 2019 a pretendere che tali autorità facciano il proprio lavoro?
Se partiamo dalle campagne a far capire che i cani hanno leggi che li tutelano e che vanno osservate, stiamo dando alla Sardegna la possibilità di riscattarsi da una cultura retrograda che non deve più appartenerci e che invece spesso ci definisce oltre i nostri confini.

La saluto,
Scrub col microchip.
(come previsto dal lontano 1991) “.