ogliastra.vistanet.it

Forestas in sciopero per tutelare i propri diritti: le considerazioni sulla protesta del 10 settembre

14 novembre 2018: il Consiglio regionale dà il via libera alla legge sull'inquadramento del personale dell'Agenzia Forestas. Foto Cristian Mascia.

Pubblichiamo integralmente il comunicato congiunto di Sadirs e Forestas, relativo al sit in tenutosi a Cagliari in 10 settembre.

«Anche nella giornata di ieri, per la quarta volta in meno di due anni, siamo scesi in piazza, dimostrando che ormai i lavoratori trovano da soli capacità organizzativa, motivazioni e strumenti sindacali per rappresentare alla politica (e all’opinione pubblica) la grande voglia di giustizia, di diritti e certezze contrattuali, di soluzioni che impediscano all’Agenzia Forestas di trasformarsi in un carrozzone (come scrissero certi sindacati) che costa 450.000€ ogni giorno. Invece siamo una risorsa: per i territori, per l’ambiente, e per la stessa matrigna Regione e vogliamo continuare ad esserlo!

Soprattutto siamo, come dimostra anche lo sciopero del 10 settembre, lavoratori uniti, consapevoli, preoccupati per chi è precario, per chi da vent’anni non ha progressioni professionali, per un contratto-capestro adatto forse ai tagliaboschi toscani ma inapplicabile e mai rinnovato dal 2007. Un quadro reale, portato nelle strade di Cagliari ieri da quasi mille lavoratori ben diverso da quello astratto e lontano dalla realtà dipinto negli ultimi, squallidi, comunicati dalla sterile retorica dei soliti noti, disperati professionisti dell’attività sindacale, che ormai quotidianamente escono con argomentazioni e tesi incredibili, dedicando sempre più parole a minimizzare, ridicolizzare le soluzioni proposte dai lavoratori, sminuire le attività e la rappresentatività del vero sindacato dei lavoratori.

Una strada che noi non seguiremo, ignorando d’ora in poi insulti, illazioni, accuse infamanti e tentativi di screditare chi, senza privilegi sindacali, si dedica a trovare soluzioni anche per i loro (ex) iscritti: fare sindacato attaccando 1000 lavoratori mostra già a sufficienza con chi abbiamo a che fare. Coltivare conflitti sindacali e causare confusione tra i propri iscritti non fa gli interessi dei lavoratori: chi appena 24 ore prima chiedeva l’applicazione della legge oggi scrive che la legge è inapplicabile; chi si diceva nel 2016 favorevole al CCRL, oggi propone un comparto da discutere a livello “confederale”.

MA VENIAMO ALLE COSE CHE CONTANO:

1. Lo sciopero del 10 settembre è riuscito, come dimostrano non solo certi comunicati sindacali dal consueto squallido tenore, ma anche il fatto che ieri siamo stati ricevuti per oltre 2 ore dal Presidente Solinas; finalmente aperto un dialogo diretto con i rappresentanti dei Lavoratori; più di qualcuno ha capito che non siamo degli sprovveduti, che siamo in grado di muoverci ed abbiamo il consenso dei lavoratori, anche di molti iscritti ai confederali, ieri presenti alla manifestazione. Il Presidente ci ha assicurato interlocuzioni serrate sulla nostra vertenza;

2. Lo sciopero era necessario per farci ascoltare, dopo cinque mesi di silenzi, lanciando un messaggio positivo e perentorio non solo alla Giunta, ma anche al Consiglio; l’opinione pubblica finalmente ha capito cosa sta succedendo ai lavoratori dell’Agenzia; abbiamo speso bene le risorse che provengono dalle quote sindacali, benché al minimo di legge, frutto di mille iscritti al sindacato “autonomo” che non paga stipendi ai dirigenti sindacali, ma li usa per la causa comune.

3. Senza questo sciopero non saremmo riusciti nemmeno ad avere le rassicurazioni esplicite che il presidente Solinas ha dovuto dare ieri agli OTD, OTI, impiegati e funzionari saliti in delegazione: non torniamo a casa sereni, ma portiamo rassicurazioni sul CCRL e sulla questione dei semestrali, per i quali l’Agenzia avrebbe già le risorse per portare a 10 mesi le assunzioni del prossimo anno, mentre ricorrerà (come era ovvio) contro la sentenza del Tribunale di Nuoro ed utilizzerà le norme introdotte dalla Legge 6, che ha già superato il vaglio di costituzionalità, per procedere con il percorso di estensione del periodo lavorativo sino al completo riassorbimento degli OTD nei ranghi degli OTI. Per cui il Presidente conferma di avere ben presente il problema dei lavoratori a tempo determinato e che sarà compito suo e della Giunta farsene carico.

4. Sulle due Delibere n.28/1 e 28/2 del 26 luglio, il presidente afferma che sono in corso “approfondimenti tecnici”, spiegandoci che sono state poste all’esame dell’ufficio legale e del suo capo di gabinetto, la magistrata del TAR dott.ssa Vivarelli. Nonostante le nostre richieste, il presidente non ci ha voluto dare tempi certi per la pubblicazione, ma ha assicurato che si tratta di attendere pochi giorni ancora. Su questo punto ci sarà una continua informazione tra le parti.

5. Abbiamo precisato che questo sciopero è frutto della confusione e del malcontento creatosi dopo gli annunci del 26 luglio, che ci avevano costretto a revocare quello proclamato per il 31 luglio, revoca cui era seguita molta confusione dettata sia dal mancato dialogo con il Presidente, sia dagli annunci contraddittori sulle cause della mancata pubblicazione, sia per il continuo tam-tam confederale sulla inesistenza delle delibere e sulla loro inapplicabilità.

6. Il presidente Solinas sul punto ha smentito qualunque dialogo “segreto” con le sigle dell’Agroindustria, assicurando l’intenzione di mantenere le promesse fatte pubblicamente, sia sul Ruolo Regionale che sulla soluzione per il precariato; cadono come pere troppo mature, le dichiarazioni di chi, in queste settimane, non ha fatto altro che terrorismo. I lavoratori sorveglieranno, il Presidente Solinas e gli Assessori all’Ambiente e Personale presenti all’incontro, ora lo hanno capito forte e chiaro.

7. Il Presidente ha concordato sulla necessità che solo dopo la chiusura della vertenza Forestas, si potrà finalmente procedere per tutto il Sistema Regione alle elezioni delle RSU e avviare così le trattative per il rinnovo del CCRL 2019-2021.

8. Infine, abbiamo fatto presente all’On.Solinas l’imminente scadenza del mandato per l’attuale Coran; per noi sarà inaccettabile assistere a tale scadenza senza che la giunta individui celermente i nuovi membri: sarebbe una beffa non poter avviare la contrattazione, dopo l’uscita delle Delibere, per la mancanza della rappresentanza negoziale di parte datoriale; sul punto il Presidente e l’assessore Lampis si sono impegnati ad avviare immediatamente le procedure di nomina. Anche su questo, il SaDirs vigilerà.

L’Agenzia regionale Fo.Re.S.T.A.S. proviene da un triennio di altissime tensioni sindacali, lavorative, organizzative. Dalla sua istituzione ad oggi, neppure un giorno è passato senza la sensazione, per i lavoratori, di stare su una barca che affonda, da cui tutti tentano di scappare: dirigenti, impiegati ed operai. I lavoratori hanno fatto capire che non accetteranno ulteriori giochetti da parte di nessuno, Giunta compresa».

Exit mobile version