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Anulù, successo per l’appuntamento di NurArcheoFestival. Parla il Sindaco di Seui.

Foto di Silvana Gaviano

Tra spettacolari falesie e bellissime foreste a fare da cornice, nella zona di Anulù, venerdì scorso è andato in scena lo spettacolo “SAS COMARES LUVULESAS”. L’appuntamento all’interno del calendario della rassegna teatrale itinerante della XI edizione del NurArcheoFestival, a cura dell’Associazione “Il Crogiulo” è stato molto apprezzato dal pubblico presente. Nonostante la serata piuttosto fresca, che ha spinto i presenti ad accendere un falò per riscaldarsi, ha richiamato un buon numero di spettatori.

“SAS COMARES LUVULESAS” “SAS COMARES LUVULESAS”, con Maria Giovanna Sotgia, Elena Musio (che cura anche testo e regia), Teresa Loi e Rosa Beccu (produzione Ilos Teatro), hanno deliziato i presenti con ricordi vissuti e antichi racconti tramandati oralmente.

 

Le “comari di Lula” così hanno descritto abilmente personaggi ed episodi di altri tempi, protagonisti delle storie “epiche” raccontate dagli anziani nel focolare domestico. Queste un tempo avevano una funzione di intrattenimento, ma soprattutto una grande importanza educativa, un antico sapere tramandato tra le generazioni.

Le attrici hanno interagito continuamente con i presenti, in un costante scambio di ricordi ed esperienze, tra momenti di ilarità e riflessione comune. La Tomba dei Giganti di Anulù a pochi metri da dove è avvenuta l’esibizione, recentemente recuperata con due interventi da parte del Comune di Seui, sotto l’attenta guida della Soprintendenza Archeologica, regalava uno scenario suggestivo. Un orgoglio per l’Amministrazione comunale di Seui guidata dal Sindaco Marcello Cannas, che in questi anni è riuscita a valorizzare l’intera zona.

 

<<Abbiamo portato avanti un’azione di recupero – dice Cannas – dell’intero sito archeologico. Speriamo in futuro di reperire altre risorse per proseguire i lavori ad Anulù, così come nell’altro sito archeologico della zona di Cercessa.>>
Un’importante impegno per salvaguardare dall’oblio del tempo e dal degrado, gli insediamenti millenari e ricchi di storia del paese. <<La commedia di venerdì – afferma Cannas – è stata molto piacevole, con le attrici molto brave e coinvolgenti. Penso che questi spettacoli realizzati in aree archeologiche, siano un fatto molto positivo e un’ottima vetrina turistica – continua Cannas – sicuramente appuntamenti da ripetere.>>


Roberto Anedda

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