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Campionato sardo di morra a Urzulei: trionfa la coppia di casa Arba e Mereu.

Anche quest’anno non ha deluso le attese la manifestazione del tradizionale gioco de “sa murra” organizzata a Urzulei da l’Associazione “Sòciu po su giocu de sa murra Orthullè”. Nonostante la notte piuttosto fresca, un pubblico numeroso e attento ha seguito fino al termine del torneo le sfide dell’antico gioco tradizionale. I giocatori sui palchi, allestiti per l’occasione, hanno fatto sfoggio delle proprie abilità regalando ai presenti partite equilibrate ed emozionanti.

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 Morra, Urzulei 2019 8  

Le voci dei contendenti hanno “tuonato” fino a tarda notte sotto le stelle del paese ogliastrino, con un ritmo sempre incalzante. Espressioni dei volti trasfigurati, muscoli e tendini in continua tensione, fino alla fine di ogni sfida sotto lo sguardo attento degli arbitri-contatori. Quest’anno a prevalere sulle trentacinque coppie iscritte, due giovani di Urzulei: Enrico Arba e Michele Mereu, che hanno sfatato la locuzione latina “nemo propheta in patria”.

In finale hanno battuto la coppia di Galtellì formata da Giangiuseppe Sedda e Giuseppe Bassu, dopo una serie di partite intense dal risultato in bilico fino alla fine. Alla meglio delle cinque sfide Arba e Mereu si sono aggiudicati tre partite ad uno sugli avversari, recuperando l’iniziale svantaggio della prima partita. Un’altra coppia di Urzulei si è aggiudicata il terzo posto: Andrea Arba e Giambattista Mulas hanno superato Tomas Pes e Sandro Deplano di Ussassai. Una bella gara, a tratti tesa, dove le due compagini hanno lottato su ogni punto.

Una bellissima serata nella “Capitale sarda della Morra” caratterizzata dall’armonia e dallo spirito dell’ospitalità locale. Una menzione d’onore al presidente dell’Associazione organizzatore Fabrizio Vella, che continua a portare avanti con entusiasmo la manifestazione, così come al giovane Luca Serra che ha effettuato i sorteggi e coordinato le varie sfide.

«Avevamo 38 coppie un po’ da tutta l’Isola – ha affermato Vella- Mandas, Ussassai, Ierzu, Gairo, Lanusei, Villagrande, Villanova Strisaili, Orgosolo, Galtellì, Posada, San Giovanni Suergiu, Desulo, Cagliari. Nonostante il vento freddo, i visitatori sono stati numerosi». Nessun premio in denaro però i vincitori, ma oggetti pregiati, di grande valore artigianale: leppas di Tore Lorrai di Urzulei e atàrgios di Tonino Spano di Dorgali. Il premio Fair Olay è andato a due ingegneri e professori. Ormai il campionato sardo è diventato un appuntamento fisso, che comincia ad accumulare record, «Capuzzi quasi non perde un’edizione dal 2000. Litarru dal 2003 – conclude soddisfatto Vella- sa murra accompagnata dal bel canto a tenore è durata sino a tardi, una bella festa di popolo. Ringrazio i cittadini e i giornalisti che riconoscono il valore della nostra manifestazione».

Un appuntamento che promuove la valorizzazione del territorio, infatti si sono tenuti per l’occasione una serie di eventi collaterali. Dalla realizzazione di un murale che andrà ad arricchire il percorso muralistico denominato “Memòria e identidade”, l’allestimento della mostra intitolata “Artisania e arte in Orthullè”. Momenti musicali della tradizione sarda con tenore, trunfa e organetto, una rassegna di film e documentari aventi a tema il gioco di “sa murra”: “Murrafilms” e le spettacolari immagini del Supramonte di Urzulei.

Roberto Anedda

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