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28 agosto con il NAF: Archeoastronomia e letteratura a S’Arcu e is Forros e “Tutto l’amore del mondo” a Bitti

bn Gisella Vacca fotografata da Claudia Giuseppetti copia (1)

Il 28 agosto, nel complesso templare di epoca nuragica S’Arcu e is Forros a Villagrande Strisaili, alle 19 ecco una novità del NurArcheoFestival 2019: Incontro con l’autore, un appuntamento letterario per parlare di Archeologia tra scienza e letteratura, nato per fare incontrare gli appassionati di archeologia, non addetti ai lavori, con studiosi, storici, archeologi, letterati che possano avvicinare le tematiche archeologiche anche ai non addetti ai lavori.

Paolo Littarru, ingegnere per l’ambiente e il territorio, cultore di archeologia e archeoastronomia e già autore e coautore di diverse pubblicazioni scientifiche, presenterà il libro “Il contadino che indicava la luna”: la vicenda di un contadino autodidatta, autore di un corpus di studi di archeoastronomia, basati sulla rilettura della struttura dei nuraghi, che sono stati validati in campo internazionale ma accolti con freddezza o addirittura ignorati a livello locale e relegati al rango di fantarcheologia. Mauro Peppino Zedda parlerà del suo “Archeoastronomia nella Sardegna preistorica”. Da sempre appassionato curioso della struttura dell’universo e della storia umana, Zedda ha cominciato a occuparsi di archeoastronomia alla fine degli anni Ottanta. Da allora ha studiato l’orientamento di nuraghi, tombe di giganti, dolmen, megaron, pozzi sacri, domus de janas in tutta l’Isola, tracciando una nuova lettura della civiltà nuragica. Antonio Piredda, insegnante di lunga esperienza, presenterà “Il silenzio dei giganti”, un romanzo storico basato su fatti accaduti in Sardegna nella seconda metà del VI sec. a.C.

La serata sarà preceduta, alle 17.30, da una visita guidata all’area a cura della cooperativa Irei, con accompagnamento musicale di una giovanissima organettista, appena dodicenne, Chiara Coccoda.

 

Sempre il 28, a Bitti, alle 19, nell’area archeologica di Romanzesu di nuovo in scena TUTTO L’AMORE DEL MONDO, con Gisella Vacca e Renato Muggiri al pianoforte (visita guidata al sito alle 17.30, a cura della coop. Istelai)

Un recital – concerto dove il gelido vento del nord, nel suo lungo e incessante viaggio, attraversa, impetuoso, la Germania; raccoglie, in Kurdistan, il lamento di una giovane donna che attende inutilmente il ritorno del suo amore partigiano; si impregna, nel nord della Francia, di storie d’amore senza età, prima di vagare per l’America, da Nord a Sud, a spiare esseri umani feriti: i loro colpi di fulmine, i loro addii, i tradimenti, gli abbandoni. Sono amori che vanno e vengono, che si consumano flebilmente, o finiscono in un attimo, amori che dureranno per sempre e cederanno solo al passaggio della morte. Tutto mentre il vento viaggia, incessante, attraversa i secoli e le terre, porta canti d’ogni tempo e d’ogni luogo. Canti d’amore. Tutto l’amore del mondo, appunto

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