Si trovava a camminare in una strada della zona di “Strerrassai”, in località “Ungula ‘e Ferru” nelle campagne di Jerzu, quando un giovane ha intravisto una busta di plastica a terra.
Avvicinatosi, ha notato un piccolo micetto, pieno di mosche e larve, che si muoveva con fatica. All’interno della busta forata – dalla quale proveniva un odore nauseabondo – si notava la presenza di altri gattini.
Lo jerzese, che rimane anonimo, ha aperto la busta per liberare tutti i piccoli animali ma ha constatato il decesso dei più, avvenuto molto probabilmente per asfissia.
Ha così preso il micetto sopravvissuto, salvatosi grazie alla breccia praticata nel sacchetto di plastica, lo ha portato a casa ripulendolo e alimentandolo.
Da qualche giorno Rambo, questo il nome dato al gatto dal giovane, è accudito e sfamato nella casa della famiglia jerzese. Si presenta in buona salute, si può considerare fortunato ad essere sopravvissuto al barbaro abbandono e scampato alla sorte toccata agli altri cuccioli.
Un nome azzeccato, quello del veterano di guerra americano affibbiato al micetto tigrato protagonista di questa storia a lieto fine.
Proprio negli scorsi giorni abbiamo riportato la vicenda dell’anziana gatta vigliaccamente uccisa nello stesso paese ogliastrino.
Un problema, quello dei maltrattamenti dell’uomo nei confronti degli animali, comune in tutta l’Italia, ma la vicenda del piccolo Rambo in qualche modo è un messaggio di speranza per tutti.