“Bombe di semi” come risposta al devastante incendio dello scorso mese a Tortolì.
Stamattina si è svolta la bellissima iniziativa di unione ogliastrina affinché i territori di Tortolì, così duramente colpiti dalle fiamme, possano rifiorire con le prime piogge.
A tutti i partecipanti – divisi in tre gruppi –, è stato fornito un sacchetto di argilla con semi e un guanto in gomma. Lanciarli nel nero fuligginoso mangiato dal fuoco, questo l’obiettivo.
Presenti, oltre visitatori da ogni paese, il sindaco di Tortolì Massimo Cannas, il Sindaco di Lanusei Davide Burchi con il vicesindaco Salvatore Zito, e l’Assessore all’Ambiente di Villagrande, l’architetto Antonello Loi.
«Posso dire che ho provato molta tristezza nel vedere i luoghi percorsi dal fuoco, nella zona di San Salvatore, è stato terribile vedere le colline che danno sul mare con un enorme valore paesaggistico devastate dalle fiamme» commenta l’Assessore villagrandese Loi. «Oltre l’ottima iniziativa di oggi – che serve come aiuto alla rigenerazione delle essenze arboree e in un certo senso a combattere contro gli incendiari –, ritengo che, come in tutti i luoghi percorsi dal fuoco, sia una buona prassi selvicolturale che la vegetazione arborea venga sottoposta a tagli raso su ceppaia incendiata per favorire la crescita dei nuovi polloni. In aree non sottoposte a vincolo idrogeologico, la prassi dovrebbe essere questa e non solo per i terreni privati».
«Sono del parere» conclude «che la prevenzione incendi debba essere fatta dagli addetti ai lavori e quindi dal Corpo forestale nelle scuole: bisogna insegnare ai bambini gli effetti negativi degli incendi».
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