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Forestas, revocato lo sciopero programmato per il 31 luglio

Riportiamo integralmente il comunicato stampa di Sadirs sulla revoca dello sciopero programmato per la giornata di mercoledì 31 luglio 2019.

«Il S.A.Di.R.S. e Confederdia hanno appreso ieri sera che la Giunta Regionale ha approvato le delibere attuative contenenti gli indirizzi al CORAN finalizzate alla definizione del transito del personale a tempo indeterminato dell’Agenzia Regionale Forestas nel comparto unico di Contrattazione Collettiva Regionale di Lavoro (CCRL) e l’avvio della contrattazione integrativa per il personale a tempo determinato della stessa Agenzia.

Nel ringraziare Il Presidente della Regione, gli Assessori Valeria Satta, Gianni Lampis e l’intera Giunta regionale per aver rispettato gli impegni assunti, si comunica la revoca dello sciopero programmato per la giornata di mercoledì 31 luglio 2019.

“Ora ci impegneremo affinché il transito dei dipendenti Forestas nel CCRL avvenga nel più breve tempo possibile” scrivono le segreterie regionali. “Nei prossimi giorni, quando le delibere diventeranno ufficiali, le studieremo più a fondo e le discuteremo. In ogni caso, già dalla settimana prossima chiederemo al CoRaN l’apertura del Tavolo di contrattazione per i lavoratori a tempo indeterminato e determinato: i soldi per il transito al CCRL ci sono, sono nel bilancio dell’Amministrazione, non sono “nuovi costi” ma sono una parte di tutti i soldi che l’Amministrazione ha risparmiato in questi anni, lasciandoci senza un contratto valido dal 2006 e ben 10 anni consecutivi senza aumenti salariali e senza progressioni professionali… Non abbiamo più tempo da perdere”.

DICHIARANO ANCORA DALLA SEGRETERIA DEL SADIRS-FORESTAS, IL PRIMO SINDACATO DELL’AGENZIA: “Nel mainstream dell’ultim’ora, abbiamo letto alcuni titoli sbagliati – non siamo diventati dipendenti regionali ieri (lo eravamo già da oltre vent’anni ) inoltre alcune le cifre sbagliate (4500 lavoratori interessati, 13 milioni di “costi”, 75 € a dipendente…) soprattutto negli articoli dei giornali on-line della prim’ora: in realtà Forestas potrà utilizzare i fondi che giacciono in bilancio inutilizzati grazie anche ad un contatto inadeguato e inapplicabile che ha fatto perdere ai lavoratori oltre 5 milioni di euro all’anno dal 2012 .

Si può dire, quindi, che l’intervento della Giunta regionale abbia scongiurato l’ennesimo SCIOPERO GENERALE dei LAVORATORI di FORESTAS, il prossimo 31 luglio a Cagliari sotto la sede della Giunta in viale Trento. La tensione continuava a salire tra i lavoratori e la Giunta; lavoratori che da decenni attendono di chiarire la loro posizione contrattuale, da mesi in attesa dell’attuazione delle Leggi Regionali ed il precariato che si trascina da oltre vent’anni.

L’ultima “mossa nello scacchiere dello sciopero” era stata il 26 luglio, da parte dell’Agenzia con un provvedimento di precettazione che privava del diritto costituzionale di sciopero una percentuale tra il 75% (per le vedette, le squadre di spegnimento e bonifica incendi, la logistica) ed il 100% (per le stesse prestazioni, in caso di giornata “ad alto rischio incendi”) ad alto tasso di illegittimità. La settimana scorsa era già intervenuta la Commissione di Garanzia per gli Scioperi nei servizi pubblici essenziali, che da Roma aveva bacchettato Regione e Agenzia Forestas per la mancanza di un accordo sulle percentuali dei servizi minimi essenziali da adottarsi in caso di sciopero, nonostante nel sistema regione vi sia una norma contrattuale che già prevede servizi minimi nella misura del 30% del personale.

Nel frattempo lo sciopero sembrava ormai un pullman in corsa difficile da fermare, in assenza di fatti concreti dalla Giunta, che i lavoratori attendevano da mesi Ed erano infatti già stati prenotati oltre una decina di pullman dalle organizzazioni sindacali che hanno indetto lo sciopero; il tutto sotto il controllo della Digos e della Questura, mentre il Prefetto di Cagliari aveva già convocato le segreterie sindacali per martedì 30 per un tentativo di conciliazione.

Una protesta a 360° che spaziava dai ranghi degli operai ai dirigenti dell’Agenzia, che già nelle premesse lasciava intendere i tumulti organizzativi che agitano questa amministrazione regionale, la più grande più “fuori controllo” di tutto il sistema, e per la quale si attendono anche le nomine del nuovo Direttore Generale e del nuovo Amministratore Unico..

Sarebbe stato il quinto sciopero in meno di due anni: per la messa a norma del contratto con l’applicazione della Legge 6/2019 votata all’unanimità dal precedente Consiglio Regionale per dare ai dipendenti di Forestas un regolare contratto pubblico (a differenza dell’attuale, cel sistema privato, inapplicabile per il 40% degli articoli).

Poi ci sono oltre mille precari storici (trent’anni!) che attendono la sospirata stabilizzazione, prevista anche da leggi nazionali.

“La nostra preoccupazione principale ha sempre riguardato l’Agenzia Forestas che non ha mai sfruttato il suo potenziale umano e strumentale, per il terzo anno consecutivo anche in Antincendio, a causa dei problemi dovuti al contratto di lavoro, scritto per il settore privato” – dicono i lavoratori: – e così tra “mansioni” superiori attribuite al di là dei limiti di legge , indagini della Corte dei Conti e personale che continua ad invecchiare senza adeguato turnover, ecco il principale braccio operativo della Regione che continua a gestire le proprie attività ed il personale con la solita modalità “emergenziale ” dichiara la segreteria del Sadirs-Forestas – il sindacato autonomo che ci tiene a precisare di non usufruire di nemmeno un’ora di permessi e di stacchi sindacali.

La manifestazione assumeva non solo e non più un carattere sindacale ma soprattutto una questione dai risvolti sociali importanti: per questo avevano dato la propria adesione decine di Sindaci e di Consiglieri regionali e amministratori preoccupati, in maniera bipartisan, dalla mancata applicazione della legge Salva-Forestas (LR 6/2019) che aveva dopo lungo iter ottenuto anche il vaglio di costituzionalità da parte del Governo centrale.»

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