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Dopo Porto Ferro e Piscinas ecco un’altra spiaggia per naturisti: si trova in Ogliastra

Bari Sardo. Tante le novità venute fuori durante l’incontro – mercoledì 29 maggio – per presentare il PUL (Piano di Utilizzo dei Litorali). La principale riguarda l’istituzione di una spiaggia per i naturisti, la terza in Sardegna dopo Porto Ferro e Piscinas

«Pensiamo che per la crescita turistica del nostro paese» ha detto Valerio Dettori, vicesindaco «sia necessario dotarsi al più presto del PUL. L’obbiettivo è quello di garantire i servizi lungo tutto l’arenile, attualmente molte zone sono completamente sprovviste di servizi. Comunque ciò non deve spaventare chi ama la spiaggia libera, le aree in concessione non andranno oltre il 15% delle spiagge disponibili, e quindi resterà ad uso libero il restante 85%, circa 4.800 ml dei circa 5.600 ml di spiaggia, senza perciò perdere quella che è ad oggi una delle peculiarità del nostro tratto costiero».

Concessioni semplici ma anche multifunzione, come spiega Dettori, in modo che ogni area della grande spiaggia bariese abbia i giusti servizi.

La vera novità, quella che ha acceso le attenzioni dei concittadini – e non solo in bene – , è però un’altra: è stata individuata una porzione di spiaggia che diventerà per naturisti.

«La decisione è stata presa per due motivi» spiega Dettori «Da sempre a Bari Sardo ci sono i naturisti. Adesso, con la giusta regolamentazione, chi non vuole stare a contatto con loro evita quella porzione di spiaggia, circa 250 ml (il 5% dell’arenile), e anche i naturisti finalmente avranno uno spazio dove poter stare tranquilli. In secondo luogo, ci è sembrato un buon modo per incrementare il turismo senza particolari investimenti economici. Ci sono venti milioni di naturisti solo in Europa e in Sardegna sono solo due le spiagge regolamentate in tal senso».

Regolamentato anche il matrimonio subacqueo – anche sposarsi sul fondale è una new entry bariese –, rinnovata un’area per i matrimoni in spiaggia e una per grandi eventi, manifestazioni, campionati. Confermate anche le due Bau Beach per gli amanti dei quattro zampe.

«Offrire servizi è fondamentale se si vuole lavorare con il turismo, per l’ottenimento della Bandiera Blu ad esempio è richiesta la dotazione di un minimo di servizi in tutte le spiagge. Aggiungere servizi significa anche abbattimento di barriere architettoniche, bagni e parcheggi, etc, etc… non solo chioschi e lettini» conclude Dettori.

L’Amministrazione ha cercato, insomma, di mantenere le concessioni già date intatte, in modo da non creare disagi, ma anche di strizzare l’occhio al turismo mediante decisioni e proposte importanti.

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