Lo scorso fine settimana si sono disputati i Campionati Europei Spartan Race nel fantastico scenario delle Alpi di Alleghe civetta “Dolomiti”.
«Io ho fatto la distanza più dura» dice Matteo Gregorio «la “beast”, appunto. La gara è stata devastante fisicamente, il percorso molto tecnico, gli ostacoli molto più difficili delle altre spartan, visto che si trattava di un Campionato Europeo. Per esempio, i trasporti di catene di spessore grandi come quelle delle ancore delle navi, oppure dei contenitori di ferro con zavorre pesantissime da trascinare tra fango salite ripidissime e percorsi sconnessi».
E non solo:
«La cosa più faticosa è stata affrontare le ripidissime salite: si ripercorrevano le piste nere sciistiche con pendenze che superavano anche il 45%».
«Sono arrivato a questa gara con una preparazione atletica non fra le migliori visti i miei recentissimi infortuni al ginocchio (ho avuto due tendiniti tra gennaio e maggio di quest’anno). Ho ripreso comunque presto con gli allenamenti e ho gareggiato con ottimi risultati nel circuito regionale di gare OCR (obstacle course race), disciplina simile alla Spartan. Nell’ultima gara disputata a Sadali mi sono classificato 5 assoluto su circa 400 partecipanti» spiega Gregorio.
Si tratta di corridori molto esperti, chiarisce l’atleta che aggiunge: «Posizione assoluta 190esimo su oltre 400 atleti».
Prossimo obiettivo?
«I campionati mondiali che si terranno ad ottobre a Londra. La qualificazione l’ho ottenuta in una gara ad Alghero lo scorso aprile arrivando sesto assoluto, i primi 10 si qualificavano per i mondiali».
Chiude ringraziando il suo sponsor, il bar gelateria di Tortoli Café Noir: «Mi ha aiutato ad affrontare le grandi spese a cui si va incontro per affrontare queste trasferte».