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Ospedale di Lanusei, arrivano le prime risposte: «Il reparto di Ortopedia a luglio regolarmente in funzione»

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«Da quando l’emergenza si è presentata, non ci siamo mai arresi e grazie a lavoro e impegno oggi riusciamo a dare una risposta importante al territorio dell’Ogliastra e ai suoi cittadini». Sono parole di soddisfazione quelle dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu. Nei primi giorni di luglio il reparto di Ortopedia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede potrà tornare regolarmente in funzione.

«Come ho avuto modo di ribadire più volte – spiega l’assessore Nieddu – non c’è nessuna volontà di chiudere l’ospedale, né di depotenziarlo e oggi abbiamo dimostrato che non sono solo parole».

In arrivo all’ospedale di Lanusei un ortopedico in comando e due specializzandi che permetteranno di coprire i turni necessari a garantire la riapertura del reparto dell’ospedale ogliastrino.

«Ringrazio – aggiunge l’assessore Nieddu – personalmente il prof. Carlo Doria, direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Sassari, che ha fornito pieno appoggio e collaborazione, con grande sensibilità e per il bene del territorio e dei pazienti, e il prof. Antonio Capone direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Cagliari, per la compartecipazione».

Dopo le formalità amministrative con Ats, il personale potrà iniziare a lavorare nel reparto di Ortopedia di Lanusei. «Contiamo che le procedure vengano esperite entro fine giugno. Non abbiamo mai smesso – dice Nieddu – di lavorare alla ricerca di una soluzione, dispiace che l’atteggiamento attorno alla questione non sia sempre stato costruttivo e che qualcuno, a più riprese, volesse far passare il messaggio che mancasse la volontà di risolvere il problema».

Una buona notizie per il territorio dell’Ogliastra, a cui risponde anche il collega di giunta, l’ogliastrino assessore dei Trasporti Giorgio Todde: «Abbiamo dato massimo supporto all’assessore Nieddu, che ringraziamo per l’impegno e posso garantire che questa amministrazione regionale non abbandonerà i territori e i cittadini».

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