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Scarcerazione di Mesina, Salvini non ci sta: «Giudice da licenziare»

Il caso Mesina non smette di fare scalpore. Di ieri la notizia che il ministero della Giustizia ha incaricato l’ispettorato generale di indagare: quale è stato l’errore o l’impedimento che non ha permesso il deposito delle motivazioni della sentenza che condannava Mesina a trent’anni? Questo ci si chiede.

Intanto Grazianeddu, che è a Orgosolo con la sua famiglia, è stato chiamato il causa anche da Salvini ieri sera, durante “Porta a porta”. L’uomo è stato scarcerato per decorrenza dei termini e questo non è andato proprio giù al Ministro dell’Interno.

Come scrive L’Unione Sarda, incalzato dalle domande di Vespa, Salvini si è espresso in modo duro verso l’ex detenuto sardo e verso la sua scarcerazione: i giudici se sbagliano devono pagare, questo il sunto del suo intervento.

«Ho letto l’altro giorno di Graziano Mesina che è uscito di galera perché il giudice non è riuscito a stendere in tempo la sentenza d’appello. C’è un bandito che va a casa perché, non so dopo quanti mesi, il giudice, che sarà stato impegnatissimo e non voglio fare nomi, non è riuscito a scrivere in tempo la sentenza» avrebbe detto, e ancora: «In un Paese normale se un giornalista non consegna un pezzo in tempo viene licenziato, se un dentista sbaglia a fare l’operazione viene licenziato, e se un giudice, non facendo in tempo, permette a un delinquente di uscire di prigione, viene licenziato. In un lavoro, in un Paese normale, succede così. In Italia no».

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