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Bari Sardo, il progetto di servizio civile “Dire, fare e crescere” dedicato a bambini e famiglie

C’è anche Bari Sardo nella lista dei 167 Comuni ammessi dalla Regione Sardegna ai progetti di servizio civile nazionale.

Dire, fare e crescere”, questo il nome del progetto nel quale quattro volontari si cimenteranno per 12 mesi. Nel corso degli anni l’Amministrazione, a causa delle ridotte disponibilità finanziarie unite al sempre più elevato numero di anziani residenti nel Comune – il terzo in Ogliastra per numero di abitanti –, si è concentrata appunto su quella fascia di popolazione in là con l’età. Un’analisi approfondita ha però evidenziato la necessità di uno sguardo alle famiglie, ai bambini. Troppi pochi servizi, insomma, per bimbi e adolescenti.

Per questo si è pensato di concentrarsi, attraverso questo progetto, sui minori d’età compresa tra i 6 e i 17 anni: considerato il fatto che sia di fondamentale importanza stimolare la creatività, l’autonomia e l’individualità dei più piccini, il progetto “Dire, fare e crescere” prevede l’articolazione di una serie di attività ludiche e ricreative diversificate rivolte a minori residenti nel comune di Bari Sardo. Tra gli obiettivi del progetto, c’è il promuovere una socialità sana – attraverso attività mirate alla socializzazione –, scevra da pregiudizi. I bambini saranno indirizzati verso l’integrazione – in tutte le sue forme – e verranno promossi comportamenti positivi per prevenire atti di bullismo. Anche la cultura sarà un punto importante del progetto.

“Dire, fare e crescere” sarà un’importante occasione non solo per i bambini ma anche per le loro famiglie che, in ambienti attrezzati, sicuri e ricchi di stimoli, potranno godere di occasioni diversificate e flessibili di socializzazione. Per l’attuazione delle attività previste, sono necessarie due figure: un psicologo psicoterapeuta con pluriennale esperienza nel coordinamento di attività ludico e ricreative per minori, operante presso i Servizi Sociali del Comune di Bari Sardo e un assistente sociale con pluriennale esperienza nei servizi rivolti all’infanzia e adolescenza.

«Siamo tra i 167 comuni beneficiari del finanziamento regionale» dichiara il primo cittadino, Ivan Mameli. «Quando si lavora sodo i risultati arrivano uno dietro l’altro. Ringrazio i consiglieri Angelo Brundu, Francesca Uda e l’assessore Atzeni per il grande lavoro svolto. Avanti così».

«Il progetto nasce dalla volontà dell’ Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Ufficio dei Servizi Sociali, di voler perseguire un percorso di socializzazione, formazione e prevenzione dei minori fornendo così anche un utile sostegno alle famiglie. Pensiamo che solo stimolando l’autonomia, la relazione e la creatività dei giovani potremmo creare le basi per una futura comunità corretta, preparata e attenta ai bisogni degli altri» ha dichiarato l’Amministrazione.

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