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No al cyberbullismo e allo spaccio di droga: l’occhio dei Carabinieri puntato sui giovani

I temi riguardanti i giovani, il bullismo che sempre più spesso persiste nelle varie piattaforme social e la droga, sono ormai parte del disagio fisiologico dell’adolescenza che talvolta si protrae oltre quella delicata fase. Comportamenti che chiedono un’attenzione sempre maggiore delle figure deputate all’istruzione, alla sorveglianza ed al contrasto di tali devianze. Le aree circostanti gli edifici scolastici sono inoltre, da sempre, luoghi eletti per la vendita di sostanze psicotrope per sfruttare il disagio fisiologico dell’adolescenza, con episodi di abuso e trasgressione a volte anche solo per omologarsi al “gruppo”

In tale ottica, le conferenze sulla legalità ed i controlli effettuati negli istituti scolastici e nei luoghi di aggregazione giovanile svolti periodicamente dall’Arma dei Carabinieri tendono ad affrontare i problemi in un approccio integrato rivolto alla persona, al fine di rendere possibile la conoscenza dei fattori di rischio e far convergere il confronto sui valori e sull’educazione. I Comandanti di Compagnia, affiancati dai Comandanti di Stazione sono impegnati nell’organizzazione di incontri formativi nelle scuole primarie e secondarie atti ad affrontare le tematiche sul piano normativo, sociale e informatico. La proficua collaborazione con i dirigenti scolastici è risultata inoltre determinante per l’approfondita conoscenza delle criticità relative ai singoli contesti.

Nell’anno scolastico che volge ormai al termine sono stati richiamati i punti cardine della Legge n.71 del 29 maggio 2017, dedicata al Cyberbullismo, offrendo la possibilità di comprenderne i contenuti e gli strumenti normativi a disposizione per contrastare un fenomeno così importante e dilagante e che riguarda ogni ceto sociale.

Le disposizioni normative non interessano solo i giovani ma anche gli insegnanti che hanno potuto comprendere maggiormente il loro ruolo in chiave preventiva: infatti l’articolo 4  citata legge al terzo comma introduce la figura del “referente in materia di cyberbullismo”:  ogni istituto scolastico,  nell’ambito della propria autonomia, deve individuare fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione di contrasto del bullismo. l’articolo 5 riguarda invece l’“informativa alle famiglie e i regolamenti delle istituzioni scolastiche” e coinvolge, oltre gli insegnanti, anche i dirigenti scolastici in virtù del loro ruolo direttivo. Quest’ultimi, fatto salvo che il fatto non costituisca più grave reato, venuti a conoscenza di atti di bullismo hanno l’obbligo di informare tempestivamente i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale ovvero i tutori dei minori coinvolti e devono porre in essere adeguati azioni di carattere educativo.

Dal punto di vista sociale sono state esaminate le condotte che portano alla devianza affrontando le tematiche inerenti la “Categorizzazione della Realtà Virtuale”, i fenomeni del Sexting, Revenge Porn, lo Smerding, tutte pratiche purtroppo diffuse tra i giovani, talvolta con conseguenze nefaste per le vittime che mettono in atto gravi gesti anticonservativi.

Gli incontri hanno suscitato l’interesse di studenti ed insegnati dando vita ad interessanti dibattiti che hanno portato ad importanti riflessioni.

Nell’anno 2018 e nel primo quadrimestre del 2019 non sono stati registrati episodi legati al fenomeno del bullismo-cyber bullismo Sul fronte repressivo, i militari del Comando Provinciale. CC di Nuoro hanno messo in atto nell’anno 2018, n.363 servizi in prossimità o all’interno di Istituti Scolastici e centri di aggregazione giovanile,  mentre nell’anno in corso sono stati effettuati 660 servizi.

Relativamente al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici e nei luoghi di aggregazione giovanile, nello stesso arco temporale sono stati segnalati all’autorità prefettizia 152 persone di cui 16 studenti minori, quali assuntori di sostanze stupefacenti. Le persone deferite in stato di libertà sono state 45 mentre gli arresti in flagranza ammontano a 13.

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