Grande soddisfazione al Liceo Classico di Tortolì per il secondo posto di Filippo Demurtas alla nona edizione del Certamen Asproniano. Filippo Demurtas, che frequenta la classe 2A, si è aggiudicato il secondo posto nella prestigiosa gara regionale di traduzione dal greco che si è svolta martedì 21 maggio nell’aula magna del Liceo Classico “Asproni” di Nuoro.
Il Dirigente Scolastico, prof. Antonio Fadda, e le docenti del Liceo Classico “Asproni” di Nuoro hanno manifestato il loro entusiasmo nell’organizzazione della kermesse prestando la loro effettiva collaborazione e attenzione sia agli alunni che ai docenti accompagnatori in tutte le fasi del concorso, dall’accoglienza iniziale, alla predisposizione di un buffet per la colazione e per il pranzo, nell’organizzare una visita guidata al museo MAN di Nuoro durante la correzione degli elaborati e durante la premiazione finale, in cui tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione.
«Non è la prima volta che un alunno del Liceo Classico di Tortolì sale sul podio di una gara di traduzione dal greco: nella passata edizione del Certamen Asproniano, si era classificata al terzo posto l’alunna Giulia Falchi e al “Certamen Andrea Blasina”, organizzato dal Liceo Classico “Azuni” di Sassari e rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte, Aurora Arba si è guadagnata il terzo posto nell’edizione del 2018, mentre una menzione speciale della giuria è andata a Cinzia Sagheddu in quella del 2017» dichiarano i professori, orgogliosi di questo traguardo.
«I risultati conseguiti evidenziano ancora una volta la serietà e la determinazione che caratterizza lo studio degli alunni del Liceo Classico di Tortolì che nel recente passato è risultatoil miglior liceo classico della Sardegna nella classifica stilata da Eduscopio. Una tradizione di studio e impegno che sta garantendo agli studenti eccellenti traguardi nella carriera accademica e professionale.
Questa volta quindi da parte dei vostri docenti niente prediche, solo un “GRAZIE!” per queste piccole soddisfazioni che rendono questo mestiere ancora piacevole e gratificante. Ad maiora!»