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Girasole, un esemplare di “Argia” trovato in mezzo in un terreno. Il suo veleno è molto pericoloso

Un esemplare di Malmignatta Latrodectus tredecimguttatus è stato trovato in un terreno a Girasole, in mezzo ai pomodori.

Il ragno, meglio noto come la “vedova nera mediterranea“, in sardo è conosciuto con il nome di “Argia”. Si tratta di una delle poche specie, in Italia, il cui morso può mettere in pericolo gli esseri umani: è più pericoloso per i bambini, per gli anziani e gli adulti indeboliti da malattie.

Il veleno è di tipo neuro-tossico ovvero colpisce il sistema nervoso passando attraverso il sistema linfatico, e contiene una potente tossina chiamata Latrotossina.

Nell’Isola, la tradizione popolare dell’Argia è ancora molto sentita. Si pensava che la persona morsa da questo ragno fosse posseduta dal demonio; per essere guarita e liberata dalla possessione era necessario eseguire una danza, “Su ballu de s’Arza” (il ballo dell’Argia), da eseguire intorno alla vittima del morso, che stava in una fossa, ricoperta di letame fino al collo. Le danzatrici erano 21 donne, divise in nubili, maritate e vedove.

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