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Ogliastra unita per la salute dei suoi cittadini, ma non tutti i commercianti hanno aderito

Secondo gli amministratori locali la chiusura del reparto di ortopedia dell’ospedale di Lanusei rappresenta solo la punta dell’iceberg, il nosocomio versa in una situazione drammatica, così come più in generale la sanità in Ogliastra. La manifestazione di oggi rappresenta il primo passo. Come hanno spiegato i sindaci, se non si riuscirà ad ottenere dei riscontri positivi entro questa settimana, martedì prossimo, le risposte scenderanno a chiederle direttamente a Cagliari.

L’obiettivo è quello di porre il problema all’attenzione della politica regionale, di chi ha la responsabilità della gestione della sanità affinché si metta mano una volta per tutte a questa situazione ormai incancrenita. Partito alle 17 da piazza Marcia, alla periferia del paese il corteo ha attraversato Lanusei per poi giungere davanti all’ospedale. La manifestazione organizzata dalla Conferenza dei Comuni oltre ai cittadini, coinvolgeva associazioni e commercianti i quali erano stati invitati ad abbassare la saracinesche in segno di solidarietà e partecipazione dalle 17 alle 20.

Purtroppo però mentre a Lanusei la collaborazione è stata pressoché totale a Tortolì solo circa la metà dei commercianti ha aderito. Simply, Conad, Crai e Nonna Isa hanno avuta la sensibilità di chiudere, gli altri no. Mentre è stata veramente ampia l’adesione da parte dei cittadini ogliastrini che hanno aderito numerosissimi. Adesso non resta che attendere le risposte dalla Regione, e se non arriveranno, martedì prossimo tutti a Cagliari.

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