ogliastra.vistanet.it

L’ultima al Bentegodi di Pellissier, valdostano originario di Lodè

Oggi Sergio Pellissier ha salutato i tifosi del Chievo Verona nell’ultima gara casalinga stagionale nello stadio Bentegodi. Intorno al 73’ minuto della partita contro la Sampdoria, il tecnico clivense Di Carlo ha richiamato in panchina Pellissier, consentendo a tutti i tifosi di tributare la meritata standing ovation al proprio capitano, applaudito anche da compagni e avversari nell’uscita dal campo.

L’ultima volta che calcherà il rettangolo verde dello stadio veronese, in quanto ha annunciato il ritiro a fine stagione a quarant’anni suonati. Quasi vent’anni con la maglia del Chievo come seconda pelle, acquistato nel 2000 con la paretesi del prestito di due anni alla Spal per “farsi le ossa”, rispondendo a suon di goal. Il ritorno a Verona nel 2002, dove ha lottato e segnato fino ad oggi in maglia gialloblù, vivendo momenti bellissimi e affrontando quelli difficili. Come la prima retrocessione dalla A, con la stagione successiva che lo vide protagonista in serie B indossando la fascia da capitano, riportare con ventidue reti il Chievo nel massimo campionato italiano.

Pellissier, cresciuto a Fénis in Valle d’Aosta,ha una storia di emigrazione alle spalle. È figlio di Pietrina Mele di Lodè che emigrò giovanissima in Svizzera per lavoro, dove conobbe il suo futuro marito Camillo Pellissier originario del piccolo centro valdostano di Nus. Le estati da ragazzino le passava nel paese d’origine materno, nelle quali non mancavano sfide appassionate calcistiche nel rione “Su Remediu” contro quelli di “Sa Tuppa Manna” o di “S’Iscala”. I derby erano tra rioni di paese, di sane sfide nelle quali si sacrificavano saracinesche per il calcio.

Più volte ha sottolineato Pellissier in alcune interviste del passato: «Anche se a Lodè non ci sono stato mai per troppo tempo di fila, ricordo benissimo la casa di mia nonna». Lascia il Chievo da detentore di tutti i record clivensi in serie A, più volte decisivo nel derby della città di Giulietta e Romeo contro l’Hellas Verona, come due anni fa a 38 anni. Con 112 reti in Serie A fa parte del club “dei centenari” nel massimo campionato, lui attaccante veloce ma pronto al sacrificio per il bene della squadra. Quest’anno i tanti infortuni e l’amarezza della seconda retrocessione in serie cadetta. Ora per Pellissier si profila un futuro da Presidente del Chievo Verona, ma forse avrà più tempo per frequentare la costa orientale sarda che ha sempre frequentato in estate.

Exit mobile version