ogliastra.vistanet.it

(FOTO) Su Scravamentu: anche quest’anno l’antico rito seuese emoziona i presenti

A Seui come da tradizione si è celebrato, la notte del Venerdì Santo, l’antico rito de “Su Scravamentu”. Suggestiva e coinvolgente riproposizione della deposizione del Cristo dalla Croce, prende il nome dall’estrazione dei chiodi dal suo corpo.

Nella parrocchia di Santa Maria Maddalena, gremita di persone emotivamente coinvolte, i canti e le preghiere in “Limba” hanno accompagnato il susseguirsi le stazioni della passione di Cristo. Intensa e stimolante la rappresentazione delle ultime ore di Gesù che, intrecciata alla tradizione identitaria seuese, anche quest’anno è stata capace di trasfigurare la finzione in realtà vissuta.

Il culmine del “pathos” è stato raggiunto quando è stato presentato dai “Giudei”, interpretati da quattro figuranti seuesi, il corpo del figlio morto alla statua della Vergine Addolorata.

Sull’altare maggiore quando hanno rimbombato i colpi di martello che estraevano le punte metalliche dalle “carni” di Gesù, un silenzio irreale avvolgeva la chiesa, scuotendo le coscienze dei presenti.

In seguito il simulacro del Cristo su una lettiga, insieme a quello dell’Addolorata, è stato portato in processione per le vie del paese. Le note eseguite della Banda Rossini di Seui, hanno accompagnato questo passaggio.

GUARDA LE FOTO:

Exit mobile version