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Il consigliere ogliastrino Salvatore Corrias sulla paventata chiusura del punto nascite di Lanusei: “Necessario per il nostro territorio”

«Il Nostra Signora della Mercede è un presidio estremamente importante per l’Ogliastra: è necessario che mantenga tutte le specialità sanitarie attualmente presenti e la chiusura anche solo di una di esse è un lusso che il nostro territorio non può permettersi». Salvatore Corrias, consigliere regionale del Partito Democratico espresso dalla circoscrizione Ogliastra sta attivando una serie di azioni volte a scongiurare la preannunciata chiusura del punto nascite dell’ospedale di Lanusei.

«Reputo al limite dell’indecenza la condizione di precarietà causata dal’insufficienza del personale medico, situazione che non consente di mantenere aperto il punto nascita e garantire alle future mamme di poter partorire in condizioni di sicurezza. Mi stupisce ancor più la rinuncia dei vincitori di concorso a ricoprire incarichi in Ogliastra: benché comprenda che il gap infrastrutturale e le ristrettezze di alcuni servizi costituiscano una criticità, tuttavia la nostra è una realtà accogliente in cui tradizione e paesaggio creano un connubio accattivante, un contesto sano in cui vivere e lavorare, la cui l’ospitalità degli abitanti è riconosciuta ovunque – spiega il consigliere baunese – Questo stato di inefficienza ospedaliera non può certo essere attribuito alla recente riforma sanitaria, in quanto si tratta di una carenza di personale causata da altre ragioni e a cui l’Assessore regionale alla Sanità ha l’obbligo e il dovere di intervenire quanto prima, senza attendere ulteriori segnalazioni. Nonostante le rassicurazioni del direttore della ASSL circa l’arrivo, nel mese di maggio, di una nuova unità medica, ossia di una ginecologa, e di altre figure professionali a supporto, tuttavia non è opportuno abbassare la guardia. Per questa ragione, ho depositato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere al Presidente della Regione e all’Assessore Nieddu di conoscere le reali ragioni di tale disservizio e, nel contempo, sollecitarne un intervento urgente e immediato, mirando a trovare una soluzione definitiva che sfugga alle logiche del momento. Intendo, inoltre, incontrare personalmente il nuovo Assessore per valutare con lui e con gli amministratori locali le vie risolutive da percorrere.

«Temo, infatti, – conclude – che un indebolimento dei reparti della struttura ospedaliera di Lanusei, in particolare il Pronto Soccorso, Chirurgia, Cardiologia, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia e Anestesia e Rianimazione (reparto quest’ultimo che, dopo aver perso recentemente un’unità medica, rischia di perderne un’altra a breve) possa determinare una inefficienza globale che potrebbe portare i vertici del Ministero a caldeggiare, se non la chiusura del presidio, almeno un suo depotenziamento: percepisco, infatti, a livello centrale-statale, la volontà di operare scelte piegandosi alla logica dei numeri senza tenere in minima considerazione le specialità e i gap di territori come l’Ogliastra»

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