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Ogliastrini e sport: la storia di Valentina Peddiu, atleta e allenatrice di cheerleading

Valentina Peddiu ha 29 anni, è originaria di Girasole ma attualmente vive a Milano, dove fa la mamma a tempo pieno, gestisce la sua società di organizzazione eventi e web designer e coltiva la passione per il cheerleading.

«Ho sempre avuto la passione per la danza, dai tempi in cui, a Tortolì, ero una ballerina di rock’n roll acrobatico. A 11 anni, però, lasciai la danza per provare altri sport e, successivamente, ci trasferimmo all’estero con la mia famiglia per 4 anni, quindi misi da parte questa forte passione. Nel 2011, però, conobbi mio marito e, insieme, sviluppammo l’idea di avviare lo sport del Cheerleading in Italia: da allora l’amore per questo sport non mi ha mai abbandonato

Lo sport Cheer, che si divide principalmente in ‘Cheerleading’ e ‘Performance Cheer’, è nato negli Stati Uniti d’America oltre 110 anni fa, ma in Italia, fino a qualche anno fa, non era molto praticato e mancava ancora di una regolamentazione ufficiale.

Valentina è attualmente presidentessa di un’associazione sportiva di Assago (MI), la “Comets Cheerleaders”, dove ha il ruolo di Cheerleading&Dance Coach.

«In questo sport ho trovato molti valori che non avevo mai trovato in nessuna disciplina, primo fra tutti quello dell’inclusione. Nella società d’oggi, c’è bisogno di sentirsi parte di una comunità, di sentire che ciascuno di noi, per quanto piccolo possa essere, riveste un ruolo fondamentale e può fare la differenza. Nel Cheerleading non c’è nessuna forma di discriminazione: possono praticarlo ragazzi e ragazze, di qualsiasi altezza e costituzione fisica, non c’è nessuna riserva e nessun ruolo è più importante di un altro. Ciascun elemento del gruppo è fondamentale per la riuscita dell’esibizione perché tutti i ruoli sono legati tra loro: la ‘flyer’, colei che viene sollevata o lanciata, non esisterebbe se non ci fossero le ‘bases’, che la sollevano. Altro valore fondamentale che mi ha trasmesso questo sport è quello della fiducia: è necessario fidarsi pienamente delle compagne per farsi lanciare per aria e poi riprendere

Attualmente questo particolare sport ha trovato ampia diffusione anche in Italia, sebbene ancora molte persone, sentendone parlare, abbiano in mente l’immagine delle “ragazze pon-pon” dei film americani, ma, in realtà, la pratica di questo sport, racconta Valentina, non ha niente a che vedere con questo stereotipo.

«Il Cheerleading si è diffuso rapidamente negli ultimi anni, è in continua crescita ed è parecchio lontano dallo stereotipo americano che tutti immaginano. I nostri allenamenti sono molto completi, vanno dal riscaldamento con esercizi pre-atletici e di potenziamento fino all’esecuzione di prese, salti, lanci e piramidi, con particolare attenzione allo stretching per aumentare la flessibilità. Ci sono varie competizioni in Italia che permettono di confrontarsi con altre realtà e migliorarsi sempre di più.»

Sono tante le competizioni cui Valentina ha partecipato, ottenendo ottimi risultati. L’ultima, la Competizione Nazionale CSAIn – settore Cheerleading, durante la quale sono state coinvolte otto regioni italiane, si è conclusa la settimana scorsa a Cervia e ha visto partecipare la squadra di Valentina e quella tortoliese della Magic Dance School. Valentina e le sue ragazze hanno ottenuto un secondo posto nella categoria ‘Mini Cheerleading’, un terzo posto nella categoria ‘Youth Cheerleading’ e un quarto e quinto posto per la categoria ‘Junior Group Stunt All Girl’.

«Sono molto fiera dei risultati raggiunti sin’ora e, per il mio futuro, spero di proseguire la carriera lavorativa e far crescere tecnicamente le mie allieve. Abbiamo tanti obiettivi da raggiungere e sono sicura che, con costanza e determinazione, riusciremo a raggiungerli tutti.»

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