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“Poetas ‘e Luxi”. Tra Deledda, Gramsci e Atzeni, il progetto della drammaturga ogliastrina Susanna Mameli sbarca in Polonia

 

E’ sbarcato in terra polacca  il progetto teatrale “Poetas ‘e Luxi”, ultima e importantissima tappa del lavoro ideato e sviluppato dalla regista ilbonese Susanna Mameli dell’associazione Anfiteatro Sud. Il progetto,  in collaborazione con i gruppi teatrali Bocheteatro di Nuoro e Teatro Tragodia di Mogoro, “Poetas ‘e Luxi”, racconta di tre straordinari poeti di luce sardi: Grazia Deledda, Antonio Gramsci e Sergio Atzeni.

In un intenso percorso artistico multimediale, il progetto ha saputo unire la tradizione del teatro e della scena con le innovazioni per dare vita a spettacoli sperimentali realizzati con moderni strumenti come videomapping, la penna grafica e videoinstallazione.

«Perché ho voglia di camminare in equilibrio su una corda quando sotto c’è il vuoto? Perché amo accasciarmi sul crinale di un monte e lasciar penzolare i piedi in giù al vento? Perché non fuggo da te, quando so che sfiorandoci cadremo insieme? Perché tutto questo ha a che fare con l’Amore?».

Liberamente ispirato al canto quinto della Divina Commedia di Dante Alighieri e  Al quinto passo e l’addio, di Sergio Azeni, lo spettacolo è una scrittura di scena frutto di una ricerca sulla luce che si esprime attraverso gli straordinari effetti del videomapping e della penna grafica applicati alla scena teatrale realizzati nel progetto Poetas e Luxi. I passi del poeta Atzeni si succedono come i gironi infernali di una danza che somiglia al viaggio tenuto da Dante nell’inferno, ma l’inferno di Atzeni pare senza porte e finestre, senza scampo, infatti che cos’è l’inferno se non … Quando nulla può cambiare?

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