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Molestie sessuali nelle redazioni italiane. Giulia giornaliste Sardegna: “Presto uno sportello di sostegno”

L’associazione Giulia giornaliste Sardegna in prima linea contro le molestie sessuali nelle redazioni dei giornali. Dopo l’allarme lanciato a seguito dei risultati dell’indagine condotta da CPO (Commissione Pari Opportunità) FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), promossa insieme agli altri organismi di categoria, sulle molestie sessuali nelle redazioni, l’associazione delle giornaliste sarde ha deciso di intervenire.

In progetto l’apertura presso le sedi degli ordini, di uno sportello che raccolga le denunce e dia sostegno immediato a chi è vittima di molestie. I dati forniti dall’indagine, infatti, evidenziano una situazione allarmante. L’85% delle giornaliste intervistate ha dichiarato infatti di aver subito molestie; secondo la ricerca, però, solo il 2% delle vittime ha dichiarato di aver denunciato l’accaduto, mentre in un terzo dei casi le molestie si sono verificate in presenza di testimoni.

«Quello che emerge dall’indagine – commenta Giulia giornaliste Sardegna – è la presenza all’interno delle redazioni di veri e propri casi di abuso di potere, a volte striscianti, a volte palesi, ma mai accettabili».

«L’indagine – prosegue la nota – evidenzia che questi comportamenti si accompagnano alla quasi totale assenza di solidarietà formale e pubblica con chi vive episodi di molestie, creando così un clima di complicità e di connivenza con chi opera nella stanza dei bottoni, e contestualmente una condizione di isolamento per le vittime».

«Tutto ciò significa anche che le donne, in ogni contesto di lavoro come nelle redazioni, – conclude la nota – subiscono una sorta di bavaglio perché intimidite dalle possibili ritorsioni».