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Lanusei, le psicologhe in campo per il benessere: presto la serie di incontri “Aggiungi un posto a tavola”

Buone nuove per la primavera 2019: le due psicologhe Paola Ferreli e Alice Cuboni hanno un calendario fitto di nuove attività.

Il primo della serie di incontri a tema previsti per questa primavera, “Aggiungi un posto a tavola”, si terrà sabato 6 aprile a partire dalle 19.15 e avrà come tema il valore delle parole (Parole, Parole! Parole…). Il 13 aprile appuntamento con l’essenzialità (Il valore del sale), l’11 maggio al centro del discorso ci saranno le emozioni che si provano quando si commette un errore, focus su come trasformare questa brutta sensazione in motivo di crescita (Che figura!) e nell’incontro conclusivo a fare da padrone saranno le emozioni (Il piacere di gustare le emozioni). Tutti gli appuntamenti – che prevedono ingresso libero e gratuito – si terranno nell’Aula Consiliare del Comune di Lanusei dalle 19.15 alle 20.45.

La novità? Le metafore – che da sempre fanno parte della psicoterapia – culinarie che condiranno, appunto, ogni incontro.

«Vogliamo iniziare a sensibilizzare la comunità al benessere interiore e questi quattro incontri sono solo l’inizio di questo percorso (in autunno seguiranno incontri più specifici sul trattamento di vari disturbi: ansia, attacchi di panico, elaborazione del lutto, cherofobia, hikikomori, ecc; e poi il filone della mindfulness e della riscoperta dei valori)» hanno dichiarato.

Quattro incontri pensati per lo scambio di riflessioni, per la cura di rapporti che creano rete e supporto sociale, per andare incontro a quello che è un processo di crescita necessario al benessere psicofisico. Per, come spiegano, chiederci davvero «Come stai?», sinceramente preoccupati della risposta.

«Il mondo è bello, nonostante le difficoltà, le persone sono belle, avere a che fare con le persone è meraviglioso. Ma solo se ci sentiamo liberi nell’incontro con l’altro. Solo se percepiamo l’altro come una persona e non come un nemico, un giudice, un peso. In realtà ci siamo stufate di sentire continue lamentele sui giovani che sono irrispettosi, sui vecchi che sono soli, sugli adulti che sono superficiali… non si salva nessuno! Possibile? Noi crediamo, e lo constatiamo quotidianamente col nostro lavoro, che il mondo sia pieno di brave persone».

Certo, dicono, ci sono le persone negative, ma “lamentarsi di qualcosa senza proporre un’alternativa fa perdere il diritto, appunto, di lamentarsi”.

Ansia, depressione: meccanismi che si innescano quando le cose vanno come non si vorrebbe – e questo può accadere proprio per la mancanza d’impegno data dalla frustrazione.

«Il contrario della lamentela è invece la soddisfazione, l’appagamento e il compiacimento di ciò che si fa. E queste sensazioni possiamo sperimentarle, sentirle solo se noi ci sentiamo coinvolti al 100%. Sempre più spesso sentiamo dire “la vita è una e bisogna godersela”… è certamente vero, ma non si pensa che per poter godere di qualcosa devi conoscerne il valore… e il valore lo capisci solo se ti è costato sudore, impegno, progettazione, strategia, frustrazione, attesa…»

Qual è la cosa migliore per modificare questa visione del mondo? Be’, Ferreli e Cuboni hanno ideato questi quattro incontri per raggiungere più facilmente il benessere.

«E dato che il punto di partenza è diverso per ciascuno di noi (la propria interiorità, che è ovviamente diversa da quella di un’altra persona) probabilmente anche il punto d’arrivo di questo viaggio in quattro incontri sarà differente per ciascuno dei partecipanti. È questo l’aspetto meraviglioso, intrigante e di libertà che si può vivere nell’incontro con l’altro: possiamo avere idee e posizioni differenti, osservarle, scambiarle, condividerle o lasciarle stare, tutto nel rispetto della persona che abbiamo davanti… come dire che possiamo stare allo stesso tavolo e conversare mangiando pietanze differenti per ciascuno. Alla fine saremo comunque nutriti, pur nel rispetto dei gusti di ciascuno».

Niente di preconfezionato, insomma, ma il risultato dell’incontro tra le persone. Ogni incontro ruoterà attorno a un tema, questo sì, ma si snoderà in modo totalmente libero.

Questo perché lo psicologo è uno strumento con cui la persona può raggiungere la propria consapevolezza, non  un indottrinatore che convince le persone.

Le due professioniste ci salutano, terminando con una citazione di L. Bidogia: “Avrete certamente notato quanto il mondo sia ricco di tecniche per capire gli altri. Sono una perdita di tempo: considerale utili al tuo miglioramento quanto un corso di cucina che ti insegni solo a impiattare il cibo senza prepararlo o cuocerlo. (…) Qualcuno vorrebbe illuderci che, per relazionarci a un’altra persona,  basti imparare una tecnica da impiantare su di noi”. In realtà, la tecnica comunicativa migliore diventa inefficace se non si prende in considerazione ciò  che c’è dentro la relazione fra le persone. E sapete cos’è? Lo scoprirete al primo incontro!

 

A chi sono rivolti questi quattro incontri:

a quelli che vogliono un confronto

a quelli che vogliono riflettere

a quelli che amano la compagnia

a quelli che desiderano scoprire nuovi modi per star bene

a chi vuole ascoltare

achi ha qualcosa da dire

a chi vuole godersi il silenzio

a tutti quelli che desiderano andare più lentamente

a tutti quelli che pensano che ormai sia tardi e i sogni appartengono al passato

a chi non si rassegna ma accetta

a chi è resiliente e a chi vuole diventarlo          

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