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Salvini all’assemblea Coldiretti: burocrazia freno per l’agricoltura sarda

Matteo Salvini sta parlando a Cagliari all’assemblea di Coldiretti Sardegna e dove ha appena seguito l’intervento del presidente nazionale dell’organizzazione Ettore Prandini.

Nel suo intervento il presidente della Coldiretti ha ripercorso i temi cari dell’organizzazione riassunti oggi nell’assemblea con: trasparenza, burocrazia filiere. Parole d’ordine che hanno riassunto la piattaforma agricola che Coldiretti Sardegna sta presentando al neo governatore Christian Solinas, oggi assente per motivi di salute.

La burocrazia, è stato sottolineato negli interventi del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e dei soci che hanno presento le diverse filiere, sta bloccando lo sviluppo dell’agricoltura.

“Abbiamo tre Enti agricoli e 1500 dipendenti, ma i servizi alle imprese chi li valuta?” è stato detto durante la mattinata.

“Registriamo la mancanza totalmente di una catena di informazioni e di responsabilità. Spesso ci sono anche due anni di vuoto tra la presentazione delle domande (per le quali spesso è richiesta la cantierabile) e l’istruttoria – ha sottolineato il presidente Battista Cualbu -. Migliaia di domande del Psr sono bloccate per anomalia e milioni di euro giacciono nelle casse pubbliche senza essere spesi. In questo modo non si può fare impresa e non si può essere competitivi”.

Coldiretti Sardegna ormai da 5 anni porta avanti un progetto di riforma delle norme che regolano il processo di semplificazione di tutti i procedimenti amministrativi che interessano le imprese agricole, il cosiddetto Super CAA.

Provvedimento che garantisce tempi certi per la conclusione dei procedimenti attraverso il meccanismo del silenzio- assenso: presentata la domanda ai Centri di Assistenza Agricola, se non arriveranno risposte entro  60 giorni per la conclusione dell’istruttoria, la pratica sarà considerata approvata.

“La Legge è presente in Sardegna dal 2013 – ha detto il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – ma mentre le altre Regioni sono andate avanti nell’applicazione, da noi non sono stati mai normati i provvedimenti attuativi che rendono possibile il rispetto dei tempi”.

Il Super CAA garantirebbe ai produttori gli auspicati tempi certi e quindi uno snellimento procedurale sostanziale. Non necessita di alcun cambiamento organizzativo in nessuna struttura, ma conferisce solo diversi ruoli ai CAA che, liberando  carta e impegni burocratici ad ARGEA ed altri Enti che potranno dedicarsi con più efficacia ed efficienza, ad altri importanti compiti istruttori.

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