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Ilbono, Centro di Aggregazione Sociale. Cerina: «Alle esigenze dell’Ente vanno accostate quelle della comunità»

In riferimento alla recente delibera di Giunta con cui si ridefinisce la pianta organica dell’ente comunale – per la precisione, il dipendente che gestiva il Centro di Aggregazione sociale ilbonese è stato spostato all’Ufficio Anagrafe –, il consigliere Rocco Cerina dichiara come tale delibera “abbia incalzato alcuni malumori e suscitato reazioni contrapposte all’interno del nostro piccolo paese”.

Dei tagli alla spesa pubblica, continua Cerina, si sente parlare quotidianamente, e “dalle parole si passa velocemente ai fatti concreti”: «Sono differenti gli sforzi che vengono richiesti al nostro Comune che, come sappiamo, è chiamato a contribuire al rispetto del patto di stabilità il quale viene adempiuto attraverso il cosiddetto pareggio di bilancio. Ahimè, un dato di non poco conto in termini di servizi alla comunità».

Un discorso viene fatto anche per un’altra annosa questione: il tetto di spesa del personale.

«Se da un lato ci piacerebbe poter offrire qualsivoglia servizio ritenuto utile per la comunità» dichiara «d’altro canto dobbiamo confrontarci anche con l’altra faccia della medaglia, quella che fa capo a una realtà più scomoda che a sua volta ci abbandona tra oscuri meandri normativi e che i più vorrebbero non vedere soprattutto nel chiacchiericcio quotidiano».

Solo la passione non basta, ci vuole la preparazione tecnica e politica, spiega: «La programmazione, per noi amministratori, è proprio quello strumento che ci consente di guardare al futuro senza costruire castelli di sabbia, grazie all’analisi e allo studio dei dati consuntivi di cui disponiamo. Nei compiti di una buona programmazione rientra anche quella del personale, non c’è scampo! Abbiamo subito diversi tagli e c’è stato un bassissimo turnover il quale ha comportato la fuoriuscita di personale dalla pianta organica. Ci ritroveremo ad assistere a un altro pensionamento, la cui figura professionale non potrà (provvisoriamente) essere rimpiazzata attraverso un nuovo concorso. Parliamo oltretutto di un ruolo particolarmente delicato, tra mansioni tutt’altro che semplici, che vede una delega fiduciaria da parte del Sindaco. Sarebbe irrealistico poter pensare di gestire tale ufficio attraverso una figura tirocinante come tamponamento ad una esigenza latente e permanente».

«Sono però convinto che alle esigenze prettamente sistematiche dell’ente si debbano accostare quelle della comunità. Sto lavorando assieme ai colleghi della maggioranza per trovare una soluzione condivisa con la comunità affinché si continui a dare un servizio di cui i giovani ilbonesi hanno potuto usufruire da 15 anni a questa parte. Tutta la mia generazione ha sempre trovato nel centro di aggregazione sociale di Ilbono un luogo di crescita (individuale e collettiva), di condivisione di alti valori e di divertimento. Sarebbe bello che la realizzazione di differenti attività (tra cui l’estate ilbonese, la maratona dei nuraghi o la commemorazione della Giornata della Memoria piuttosto che il filo d’argento per gli anziani) permanessero nel tempo come testimonianza di una comunità dinamica ed inclusiva. Io, come parte politica, assieme ai colleghi, ci stiamo impegnando affinché si trovi la chiave che ci consenta di conciliare le esigenze tecniche dell’ente con quelle sociali della nostra bellissima comunità, soprattutto in un periodo in cui abbiamo fortemente bisogno di aggregazione sociale, per l’appunto, e non di strumentalizzazione della vicenda in funzione delle prossime elezioni comunali».

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