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Villagrande avrà la sua ambulanza: grande successo per il recital di Renato Muggiri e Gisella Vacca

Ieri sera presso la sala BanCri di “Fucina Teatro” , alla Vetreria di Pirri, si è tenuta l’iniziativa Tutto l’amore del mondo, il progetto musicale di Gisella Vacca e Renato Muggiri che porta in scena Canti d’Amore in dieci lingue e stili diversi.

La voce elegante di Gisella e il pianoforte di Renato hanno attraversato un secolo e mezzo di storia tra poesia e musica, regalando momenti di commozione e raccoglimento, ma anche di vivace ilarità. La serata ha raccolto offerte donate all’Associazione Volontariato di Villagrande Strisaili per l’acquisto di una nuova ambulanza equipaggiata a norma di legge.

Non è la prima volta che il duo si presta ad iniziative di beneficenza, anche in Ogliastra: sempre presso lo stesso Teatro aveva partecipato a una serata di Beneficenza in favore dell’Associazione Ogliastra Informa, mentre l’anno scorso Tutto l’Amore del mondo ha rivolto il suo cuore all’Associazione Los Quinchos, che si occupa di progetti educativi e coi bambini di strada in Nicaragua.

Il gelido vento del nord di ieri, pure protagonista della celebre “Les Feuilles mortes”non ha dissuaso il caloroso pubblico che ha partecipato numeroso. Il divertente  “Momento cioccolatini”, in cui la cantante ha chiamato sul palco il pubblico per leggere frasi d’Amore scritte su bigliettini, ispirati al noto cioccolatino italiano, ma stavolta legati sui cioccolati del Mercato Equo e Solidale, ha spezzato un po’ la serata regalando un momento di simpatica partecipazione.

Tra le perle proposte un lied di Schumann, un commovente canto curdo che parla dell’attesa di una donna per il suo uomo partito in guerra “Cing Cing, piange l’ago sul telaio, e io ricamo una rosa per Mirzo, che non tornerà”,  una famosissima Besame Mucho, arrangiata in maniera del tutto singolare, che mette in risalto il sofferente testo della canzone.

Per terminare con il bis più atteso tra i canti d’amore sardi: un’incantevole A Diosa (No potho reposare).

Foto di Franco Casu.

 

 

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