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Jerzu, ieri la presentazione del libro “Jerzesi nella Grande Guerra”. L’importanza della memoria

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Il cammino di riscoperta delle proprie origini passa attraverso la storia. È compiendo questo percorso immaginario nel tempo che si arriva alla scoperta di se stessi. Perché conoscere la storia significa anche conoscere le proprie radici, comprendere la propria identità.

Questo è stato per me il frutto del libroJerzesi nella Grande Guerra“, presentato ed impreziosito ieri dalle recensioni degli autori – Tonino Serra, Gianfranco Loi, Raffaele Serra – e dei relatori, Carlo Lai, Sindaco di Jerzu, Don Michele Loi, parroco, e Fabrizio Contu, assessore.

Volti sbiaditi che ora acquisiscono nuova luce, immagini di giovani vite spezzate, storie di piccola gente coinvolta e sconvolta dalla Grande Guerra, eroi che non hanno mai avuto nulla se non il ricordo.

“Alla Grande Guerra parteciparono gli idonei al servizio nati tra il 1874 e il 1889. La visita di leva era un’occasione per fare festa, ma quando i giovani mobilitati cominciarono a partire per la guerra, il clima cambiò: alla naturale spavalderia tutta giovanile cominciò a mischiarsi la paura dei pericoli cui si andava incontro.” (tratto dal libro T.Serra, G.Loi, R.Serra – Jerzesi nella Grande Guerra).

La guerra del 1915/18 stravolse la vita della comunità jerzese: in un clima di povertà e di sacrificio giungevano spesso dal fronte notizie di giovani soldati, fratelli, mariti, figli, morti lontani, da soli, con coraggio e spirito di servizio fino al dono di sé. Sono alcuni dei valori che ci hanno trasmesso perché se è vero che la Guerra ha portato distruzione e morte, la memoria ha riportato alla luce i volti e valori dei nostri avi. Saranno questi degli elementi di coesione in più per la comunità jerzese.

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