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Selvaggio Blu, presto grandi novità per percorrerlo in sicurezza e tutelando l’ambiente

Ph Mario Verin

Riportiamo integralmente il post Facebook del Comune di Baunei – Santa Maria sulla questione della regolamentazione del Selvaggio Blu.

Il Selvaggio Blu dopo 30 anni è diventato uno degli attrattori più importanti dell’offerta escursionistica sarda. Un prodotto unico e irripetibile, un itinerario Selvaggio, sistema ambientale molto fragile se non organizzato e controllato. In questi anni di confronto con esperti del settore ed esperienze importanti di chi ha tracciato il percorso in primis, le guide locali, le guide alpine, siamo arrivati ad un’idea di metodo e di proposta per superare le criticità di questo importante prodotto della nostra offerta turistica. Per studiare un buon disciplinare che dovrà essere condiviso dalla maggior parte dei fruitori del percorso, partiamo da due esigenze fondamentali: la tutela del percorso e dell’ambiente naturale che lo compone e l’opportunità economica che da esso ne consegue per l’economia locale e non solo.
Analizzando le criticità che in questi anni di esperienze abbiamo raccolto, è indubbio che si debba partire dal carico antropico e dai bivacchi.
Carico Antropico:
– Bisogna fissare un numero massimo di partecipanti per gruppo che percorre l’itinerario, anche perché il primo nostro pensiero è per la sicurezza delle persone. Su questo le varie anime che compongono l’universo delle guide dibattono tra un numero che va da 7 a un massimo di 10.
– Bisogna fissare un numero massimo di persone che giornalmente percorrono le varie tappe. Su questo si dibatte su partenze giornaliere di massimo 25-30 persone in pratica avere giornalmente 125-150 persone spalmate su 5 tappe dell’itinerario.
Bivacchi.
– Bisogna individuare i bivacchi di ogni tappa e prevedere almeno 2-3 aree per tappa, affinché ogni bivacco sia antropizzato massimo da 10/15 persone.
– Bisogna studiare un sistema per i bisogni fisiologici, un’ottima soluzione sono dei kit da compostare.
– Bisogna organizzare il sistema di prenotazione e la gestione organizzativa dei bivacchi, non tanto sulla logistica ma sul controllo e ritiro rifiuti, per avere bivacchi sempre puliti e sicuri.
Metodo.
La nostra idea è quella di mettere a sistema queste criticità con il coordinamento del club di prodotto Supramonte utilizzando l’esperienza del progetto Goloritzè, utilizzando personale qualificato per l’organizzazione e il coordinamento delle prenotazioni e il sistema di fruizione dei bivacchi. Per il problema del controllo e per garantire il rispetto del disciplinare, che verrà condiviso con i principali attori del progetto, ruolo importante giocherà anche la collaborazione con la locale compagnia Barracellare, che avrà il compito di far rispettare regolamenti e ordinanze comunali.
Il nostro obiettivo è di varare il disciplinare entro il mese di gennaio 2019.

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