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“Colloqui facili”, il servizio (a pagamento) per evitare la fila ai colloqui

Molti istituti, in Sardegna si stanno appoggiando a “Colloqui facili”, il servizio offerto da un’azienda che propone un servizio a pagamento per snellire le file che i genitori devono fare per poter parlare con i docenti dei propri figli. Scuole medie di primo e secondo grado e addirittura alcune primarie hanno già adottato questo sistema. In cosa consiste? Ci si connette al sito dell’istituto scolastico che frequenta lo studente, si digita “Colloqui facili” e con un semplice link si entra nel sito dell’azienda, si scarica la app e si prenota il colloquio. Il sistema assegna un posto in fila e aggiorna costantemente sulla posizione che si occupa in coda. Oppure con lo stesso servizio è possibile prenotare colloqui individuali, durante “l’ora buca” del docente.

Questi servizi si ottengono pagando una modica cifra, 1,50 euro a quadrimestre e sono facoltativi. Alcuni istituti pagano direttamente l’azienda che offre il servizio, altri lo fanno pagare alle famiglie. I genitori che hanno già sperimentato questo servizio spiegano però che, se non si utilizza questo servizio, si finisce dietro quelli che l’hanno utilizzato, perciò chi non paga finisce in coda. Sembra che questo sistema a molti genitori piaccia, ma ad altri meno, non tanto ovviamente per il costo, quanto per il principio. La scuola è pubblica e da che mondo e mondo si è sempre utilizzato il classico foglietto con la lista in ordine di prenotazione. Adesso invece esiste una corsia preferenziale a pagamento. Non tutti gli istituti chiedono il contributo alle famiglie, ma comunque pagano il servizio con soldi pubblici, che potrebbero essere utilizzati per iniziative culturali, piuttosto che per gestire delle file.

Non stupisce che comincino a girare su Facebook post di protesta. La scuola pubblica che dovrebbe essere per definizione garante delle pari opportunità, si appoggia a una ditta esterna per svolgere un servizio di cui fa sostenere le spese alle famiglie, e sebbene sia un costo molto basso, sta gettando le basi per l’ennesima discriminazione tra chi può e chi non può, perché in un sistema che prevede che se non paghi vai in coda di facoltativo c’è ben poco.

 

 

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