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Morte di Richard Mulas. Primi interrogatori a Nuoro, poi l’autopsia sul corpo del piccolo

I carabinieri della Compagnia di Siniscola, coordinati dalla Procura di Nuoro, stanno portando avanti in queste ore gli interrogatori per risalire alle responsabilità e alla dinamica della morte del piccolo Richard Mulas, il bambino di 7 anni di Irgoli annegato nella piscina di un residence a Orosei lo scorso 2 settembre.

Come riporta l’Ansa, per ora sarebbero stati sentiti dagli inquirenti il costruttore della piscina e i proprietari dei due residence L’Ulivo e Rifugio che utilizzavano la vasca in condivisione. Si cerca infatti di capire se il due residence avessero un addetto alla sicurezza e un manutentore, ma anche per quale motivo il piccolo Richard abbia infilato la manina nel bocchettone di scarico della vasca che lo ha poi intrappolato.

Le prime dichiarazioni di uno dei soci del residence l’Ulivo, Sergio Appeddu, rivelano che proprio il bocchettone aveva la rete di protezione rotta. A questo proposito, la Pm di Nuoro Ilaria Bradamante, titolare dell’inchiesta, avrebbe già sul tavolo la relazione dei periti della Procura che dopo il sequestro e lo svuotamento della vasca hanno passato al setaccio la struttura dove è avvenuta la tragedia.

Imminenti gli avvisi di garanzia che potrebbero già arrivare nelle prossime ore e che potranno così permettere agli indagati di nominare un consulente per l’autopsia sul corpo del piccolo Richard che sarà effettuata nei prossimi giorni nell’ospedale San Francesco di Nuoro dal medico legale Vindice Mingioni e che darà forse ulteriori risposte.

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