ogliastra.vistanet.it

Unione dei Comuni d’Ogliastra, parla Andrea Piroddi: «Le delibere di revoca sono quasi obbligatorie»

Andrea Piroddi

Andrea Piroddi, Presidente Unione Comuni d'Ogliastra

Importanti provvedimenti sono stati recentemente adottati dal comune di Ilbono nei confronti dell’Unione dei Comuni – organismo che univa Arzana, Lanusei, Elini, Ilbono Loceri, Barisardo e Cardedu –.

È stata revocata la gestione in forma associata, con l’Unione dei Comuni d’Ogliastra, del servizio di Polizia Locale e di quello dei Servizi Sociali. Amara decisione, quella del sindaco che spiega come tutto sia riconducibile ai tagli della Regione di Sardegna all’Unione dei Comuni. Depennato il 50% dei trasferimenti, lamenta Piroddi, infatti prima del 2017 per le funzioni e i servizi venivano corrisposti 800 mila euro ora poco più di 400 mila.

«Non avendo maturato una gestione efficiente ed efficace, le delibere di revoca sono quasi obbligatorie. Infatti, visto il taglio dei trasferimenti, buona parte del costo che prima veniva finanziato dai trasferimenti regionali, dovrà esser ripianato con i fondi comunali. Va da sé che, viste le esigue casse comunali, non è il caso di stanziare somme aggiuntive per la gestione associata di questi servizi» dichiara Piroddi «Rimane fermo un punto. Se entro la fine del 2018, in seno all’Unione dei Comuni d’Ogliastra, si dovesse maturare l’idea di trasferire e gestire in forma associata nuovi servizi e/o funzioni, (es. ufficio tributi/paghe), il Comune di Ilbono potrebbe riportare in seno all’Unione la gestione di questi servizi».

Il Comune di Ilbono potrebbe – continua – trasferire i servizi paghe e tributi all’Unione con annesso personale in modo da liberare “risorse dal nostro bilancio comunale e queste potrebbero essere utilizzate per finanziare i maggiori oneri derivanti al Comune dai servizi sociali e polizia locale gestiti in forma associata”.

«Ritengo che l’Unione debba essere un agile strumento a favore dei comuni, uno strumento fondamentale per la gestione in forma associata dei servizi comunali. Ma la gestione associata non deve mai ledere la democrazia comunale».

 

Exit mobile version