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Ussassai senza medico di base. #giulemanidallogliastra: “Inaccettabile, pronti con le azioni di protesta”

La comunità di Ussassai si trova senza medico di base, nonostante la situazione critica fosse nota da tempo e nonostante siano stati chiesti interventi alle istituzioni. Il comune ogliastrino ora non può più contare su un servizio primario e non è dato sapere, al momento, quanto durerà questa situazione incresciosa. Il consigliere regionale Franco Sabatini, dopo la protesta popolare che è stata messa in atto giorni fa davanti alla caserma dei Carabinieri di Ulassai, ha annunciato la presentazione di un interrogazione in Aula, per portare il caso in Regione, alla ricerca di soluzioni.

Anche il comitato #giulemanidallogliastra sta facendo sentire la sua voce e si trova agguerrito accanto alla popolazione di Ussassai, esasperata dalla situazione.  «Sa di incredibile quello che la gente di Ussassai sta vivendo in questi giorni – si legge in un comunicato diramato dai membri del comitato – E’ totale la mancanza di rispetto da parte delle istituzioni, che fregandosene altamente del diritto alla salute, prima hanno provveduto alla chiusura della farmacia e poi hanno lasciato il paese di Ussassai senza il medico di Famiglia. L’ intera comunità è scesa in piazza per lanciare il suo urlo di protesta e tutto il disagio al quale non sanno più come porre rimedio».

«Nonostante la pacifica manifestazione di protesta, con l’affissione di parecchi striscioni nelle vie del paese ogliastrino, le autorità non danno risposte, anzi mandano i Carabinieri a levar gli striscioni, alla faccia della democrazia – concludono i membri di #giulemanidallogliastra – Ma a Ussassai sono tosti!  Non resta che appoggiare in pieno questa rivendicazione e dare una mano ad una comunità  abbandonata dalle istituzioni. Chiediamo fortemente che questa vicenda possa essere risolta al più presto. Come al solito siamo pronti  a difendere i diritti degli ogliastrini. Stiamo già approntando dure forme di protesta perchè è ora di dire basta ad un sistema nato solo per distruggere quello che i nostri padri hanno faticosamente conquistato: il diritto di esistere e vivere nel proprio territorio».