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(FOTO) Villanova onora San Basilio Magno. Firmato il patto di amicizia spirituale tra le parrocchie di Villanova e Maracalagonis

Articolo scritto da  Maria Aurora Murgia in seno al progetto di Alternanza scuola/lavoro della 3C del Liceo scientifico di Lanusei

A Villanova Strisaili domenica 17 giugno si è svolta la festa in onore di San Basilio Magno, Santo molto importante per i villanovesi e per i pellegrini provenienti da tantissimi  paesi della Sardegna.

La mattinata è stata caratterizzata dalla processione dei fedeli che hanno accompagnato il Santo lungo le vie del paese.

È seguita poi la Santa Messa che ha coinvolto, anche emotivamente, i presenti, con la firma del patto di amicizia spirituale tra le parrocchie di Villanova e Maracalagonis. La celebrazione è stata arricchita dalla presenza della banda di Seui, dai gruppi folk e dal coro che hanno ricordato la tradizione, tra antichi costumi e canzoni sarde. Infine la presenza delle caratteristiche bancarelle e stand  hanno popolato le stradine villanovesi.

«Quella dedicata a San Basilio, è una festa che celebriamo da tantissimo tempo, simboleggia l’accoglienza e il pellegrinaggio». Spiegano gli organizzatori del Comitato «dietro c’è un grande lavoro, noi del comitato siamo un bel gruppo e prepariamo tutto  molto tempo prima. Siamo all’opera da alcuni giorni anche per addobbare la chiesa, perché ormai per ragioni organizzative la messa non si tiene più all’esterno, nel sagrato, ma all’interno. Quest’anno l’ affluenza è stata enorme, infatti San Basilio,  nonostante non sia il patrono di Villanova, è tenuto in grande considerazione da tutti i fedeli, residenti e pellegrini.» ha affermato Angelina Lai –esponente del comitato di San Basilio –

«Oggi i partecipanti arrivano direttamente il giorno della festa, ma nel passato arrivavano alcuni giorni prima, erano ospitati nelle case dei paesani e come una grande famiglia condividevano il poco che avevano. Oggi quest’usanza è rimasta ma si è modificata, per esempio noi del comitato offriamo un caffè ai pellegrini che provengono dall’Ogliastra e da tutta la Sardegna. Molto importante, per esempio, è stato il legame di amicizia siglato con il comitato di Maracalagonis.» ha raccontato  ancora Angelina Lai.

«Nella parrocchia di Maracalagonis, San Basilio è un simbolo di pace e amicizia, è festeggiato insieme a San Gregorio Nazianzeno, un suo amico fraterno, la celebrazione in cristo riesce a superare ogni cosa e a colmare tutte le situazioni di disordine, separazione e divisione San Basilio viene, infatti, invocato come portatore di pace» ha spiegato don Elvio Puddu.

«La festa di San Basilio è sempre stata un punto d’incontro per sanare le fratture esistenti tra i paesi e deve continuare a esserlo. Bisogna sempre continuare a seguire l’esempio di fraternità e amicizia dato da questo Santo, sia rispetto ai paesi vicini quindi, Villlanova e Villagrande unite tra loro e come comunità in sè, sia rispetto a quelli lontani come Villanova Strisaili e Maracalagonis. L’amicizia spirituale nasce dal culto di un santo comune e questa comunanza e scambio religioso iniziato da tempo e poi suggellato quest’anno con un atto solenne, segna tra i due paesi l’inizio di un legame spirituale e di un percorso di crescita» ha proseguito don Alessandro Loi, parroco di Villanova.

Con loro concorda anche Elia Olianas – esponente del comitato organizzativo- «il gemellaggio con la parrocchia di Maracalagonis è molto importante perché porta a un confronto, questo è stato un altro aspetto positivo della festa di San Basilio che è molto e sentita a Villanova. Principalmente è una festa religiosa perché le persone partecipano per fede e per devozione al Santo, per questo motivo c’è una grande partecipazione anche da parte dei paesani e l’ospitalità e rimasta un punto fondamentale.»

«Ma ha anche dei risvolti commerciali -ha proseguito Elia Olianas – infatti, in passato c’erano tante bancarelle di prodotti artigianali come l’orbace, i cesti e le bisacce. C’era anche la fiera del bestiame e la carne di agnello cotta nei fuochi era venduta soltanto in occasione della festa di San Basilio. Quando si faceva la processione, le persone s’inginocchiavano e raccoglievano delle erbe lungo la strada, perchè poi chiunque avrebbe potuto portarle via come ricordo simbolico del Santo e ancora oggi è rimasta l’usanza di donare insieme all’immaginetta con la preghiera del Santo dei fiori gialli ai pellegrini in visita.»

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