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Lanusei, preoccupazione dell’opposizione per il destino dell’area archeologica del Seleni

Un’interpellanza di diverse pagine è stata presentata negli scorsi giorni dai consiglieri di minoranza Monica Anedda, Davide Ferreli e Simone Ligas. A preoccupare il gruppo di opposizione è il destino che toccherà all’area del Seleni.

Il primo punto riguarda il fallimento del bando di gara del Nuragic Park, i cui vizi di forma hanno costretto l’amministrazione a fare marcia indietro e ad annullare la gara. A tal proposito gli interpellanti chiedono anche al vicesindaco come sia possibile che in alcune sue dichiarazioni alla stampa datate 21 gennaio 2018, fossero riportati gli esiti dei punteggi del procedimento, senza che la gara fosse invece stata aggiudica in via definitiva (gara che poi, peraltro, è stata annullata).

A livello economico si cerca invece di capire che fine faranno le risorse della Fondazione Banco di Sardegna e del Comune di Lanusei, destinate alla gara andata in fumo.

L’interpellanza pone poi l’accento sullo stato generale dell’area, ritenuto dal gruppo consiliare di Ferreli, di vitale importanza per il suo valore culturale e per le conseguenze economiche che potrebbe avere. Quello che sembra mancare, agli occhi dell’opposizione, è una progettazione culturale che valorizzi in maniera armonica tutta l’area, includendo i siti archeologici (gli scavi del nuraghe Gennacili sono attualmente in stallo), la realizzazione di eventi culturali, lo sviluppo delle strutture turistiche, e creando sinergie con l’area limitrofa dell’osservatorio astronomico.

Attualmente sconosciuto lo stato dell’arte degli interventi previsti nella progettazione territoriale ritenuta idonea al finanziamento dalla Regione, nella quale rientravano l’Ogliastra Fly-Experience, il cosiddetto volo dell’angelo, e la valorizzazione dell’Osservatorio Astronomico di Monte Armidda.

«Abbiamo delle perplessità sul bando perché è sia una questione di visibilità al pubblico -ha dichiarato il consigliere Simone Ligas- sia, soprattutto, per l’importanza dell’area, che rappresenta il maggior polo di sviluppo culturale di Lanusei.»

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