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Parla Barbara Pistis, la volontaria che salva i cani dalla strada: «La colpa del randagismo è un po’ di tutti noi»

Il randagismo è una piaga in Ogliastra. Sempre più cani e gatti vengono abbandonati e costretti a vivere per strada, preda di intemperie, di freddo e di fame. I canili, sovraffollati, non riescono a dare un tetto sopra la testa a tutti, inoltre i fondi non bastano mai.

Barbara Pistis, trentaquattrenne di Lanusei, sa bene quanto il problema sia grave, quanto ci sia bisogno di aiuto. Lei accoglie i randagi, dà loro una casa, amore, cure veterinarie. Poi cerca per loro una stabilità a lungo termine, una casa calda, delle persone che li trattino come membri della famiglia… cerca per loro la felicità.

Box separati e coperti per la notte, copertine colorate – che, ci tiene a precisare con una risata, fanno a pezzi in men che non si dica –, tanto amore. Li fa stare liberi la maggior parte della giornata, nell’ampio giardino che per loro è un parco giochi. Corrono, saltano, giocano, si rotolano anche, un po’. Ora ne ha una ventina (distribuiti in vari posti di sua proprietà), più una cucciolata di cagnolini e una gatta con i gattini.

«Molta gente pensa che io lo stia facendo a scopo di lucro ma il mio è volontariato» racconta Barbara. «Non ci sto guadagnando nulla. Anzi, ci sono molti sacrifici. Le donazioni da parte della gente vanno totalmente ai cani. Spese ce ne sono abbastanza. Parlo sia a livello sanitario, vaccini, sterilizzazioni, ma non solo… comunque c’è anche il cibo».

«La colpa del randagismo è nostra. Se nel nostro piccolo facessimo bene le cose, la situazione non sarebbe così grave. Inoltre non accetto una cosa: perché se uno non ama gli animali non li lascia stare? Non capisco certi maltrattamenti. Poi c’è un’altra cosa: bisogna adottare, certo, ma bisogna farlo in modo responsabile. Occorre gestir bene la presenza di un cane, non è giusto legarlo, non è giusto abbandonarlo in giardino. Ci devono essere tutte le attenzioni a livello sanitario e alimentare. Poi ho una richiesta anche per le istituzioni: vorrei che facessero qualcosa anche loro. Ogni comune dovrebbe avere una pagina con le schede di ogni animale. Tutto questo per incentivare le adozioni. La colpa è un po’ di tutti».

Alcuni cani hanno una storia terribile alle spalle. Nei loro occhi, affetto e fiducia a dismisura.

«Ci tengo a ringraziare la gente che mi sta aiutando, e i veterinari che mi vengono incontro. Di fondamentale importanza si sta rivelando la collaborazione con una volontaria di Bologna per le adozioni a distanza».

Presto – mancano solo alcune firme, ci racconta Barbara – verrà costituita un’associazione ONLUS. A tal proposito, lei cerca volontarie che abbiano la passione per gli animali, che la aiutino nel difficile compito di salvare i randagi, di cercare per loro una sistemazione.

«A quel punto cercheremo di fare le cose ancora più in grande, per salvare più animali possibili!»

Se qualcuno la volesse aiutare, Barbara Pistis è molto attiva sui social. Posta costantemente foto dei cani che salva dalla strada, aggiornando tutti riguardo le loro condizioni. Sta organizzando una raccolta fondi.

«Accetto qualunque donazione per i cani e i gatti. Vecchie copertine, cucce inutilizzate, giochini, cibo. Comunque aiutiamo anche cani ancora in strada, assicurando loro perlomeno acqua, cibo e riparo, per quanto possibile».

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