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Folklore, magia e tradizione: Donna Bisoia, figura femminile sarda dall’animo oscuro, posseduto dall’invidia

In tanti sicuramente conosceranno la figura di Donna Bisoia: scaltra e presuntuosa, è una figura presente nell’immaginario folkloristico sardo e attorno alla quale ruotano diverse leggende.

Si racconta, infatti, che fosse la mamma di San Pietro e che fosse una donna molto invidiosa, talmente tanto che nemmeno in punto di morte riuscì a liberarsi da questo peccato capitale. Spesso, quando si incontra una persona che non riusce a controllare la gelosia e l’invidia verso il prossimo si usa l’espressione: “Tui assimbillasa propriu a Donna Bisoia” e, ripercorrendo le storie aventi come protagonista questa figura, sarà facile capire l’origine e il perché di tale espressione.

La leggenda di Donna Bisoia e della sua invidia

Tra le storie più famose che raccontano le vicende legate a Donna Bisoia c’è quella legata all’incontro con Gesù. Proprio, così, la donna, mamma di San Pietro, preda della sua invidia, durante l’incontro con Cristo cedette alla tentazione di ricorrere a diverse fatture perché non sopportava l’idea che il figlio non riuscisse a fare miracoli come il figlio di Dio.

Con la scusa di preparare un pranzo festoso, Donna Bisoia chiese a Pietro di invitare Gesù e si curò di porre una fattura sulla soglia dell’entrata della casa in modo tale che quest’ultimo potesse subirne i malefici effetti. Tuttavia la donna non aveva fatto i conti con il fatto che non fosse facile ingannare Cristo, infatti egli, evitando il pericolo, chiese a Pietro di essere portato sulle spalle e così non cadde nel tranello.

Donna Bisoia, delusa, non si scoraggiò e prontamente, avendo avvelenato una parte delle pietanze servite, passo l’ospite un primo boccone. Anche stavolta rimase delusa perché Gesù, invece di mangiarlo, diede il cibo al cane che se ne stava seduto ai loro piedi e il cane stramazzò in terra, morto stecchito. Infine, giunti alla conclusione del pasto, Gesù disse a Pietro che ora, per sdebitarsi, avrebbe portato lui il discepolo sulle spalle. Sulle prime, Pietro cerco di dissuaderlo, ma Gesù non sentì ragioni, quindi uscirono. Donna Bisoia era furiosa perché stavolta aveva messo la fattura nell’architrave, senza ottenere successo.

Una volta fuori di casa Gesù spiegò a Pietro il perché dei suoi comportamenti insoliti, esplicitando che la madre fosse una fattucchiera dall’animo macchiato e che soffriva di un’invidia incontrollabile. Pietro implorò Gesù di salvare la donna, ma la leggenda narra che anche in punto di morte Donna Bisoia si dimostrò gelosa e meschina.

 

Origini della leggenda di Donna Bisoia e le citazione negli scritti di Gramsci

La storia di Donna Bisoia induce sicuramente alla riflessione in quanto l’invidia è un peccato molto comune ed è difficile non esserne vittime. Come riportato da diverse fonti, l’origine  di questo personaggio fu legato a diversi motivi, alcuni del tutto casuali, uno fra tanti quello che riguarda le preghiere che una volta venivano recitate in latino. Non sempre le parole erano chiare per tutti fedeli e capitava che invece di recitare la preghiera dicendo: «Panem nostrum quotidianum dona nobis hodie» si dicesse: «Panem nostrum quotidianum Donna Bisoia» .

La figura di Donna Bisoia compare anche negli scritti Gramsciani, infatti, nelle “Lettere dal carcereAntonio Gramsci scrive alla sorella Teresina:

«[…] Allo stesso modo le beghine ripetono il latino delle preghiere contenute nella Filotea: ti ricordi che zia Grazia credeva fosse esistita una “Donna Bisodia” molto pia, tanto che il suo nome veniva sempre ripetuto nel Pater noster? Era il «dona nobis hodie» che lei, come molte altre, leggeva «Donna Bisodia» e impersonava in una donna del tempo passato, quando tutti andavano Chiesa e c’era ancora un po’ di religione in questo mondo. Si potrebbe scrivere una novella su questa «Donna Bisodia» immaginaria che era portata a modello: quante volte zia Grazia avrà detto a Grazietta, a Emma e anche a te forse: «Ah, tu non sei certo come Donna Bisodia!» quando non volevate andare a confessarvi per l’obbligo pasquale».

 

Certo è che tra tutte le figure presenti nel folklore regionale quella di Donna Bisoia è tra quelle più singolari ed è, allo stesso tempo, molto attuale. Un personaggio che ricorda quanto cedere all’invidia possa essere tanto controproducente quanto dannoso.

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