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Tramatza, primo congresso regionale Sadirs-Forestas

Ph: Mascia Cristian,©

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del primo congresso regionale del Sadirs-Forestas:

“Il 21 aprile a Tramatza giornata dedicata al primo congresso regionale del SADIRS-Forestas, unico sindacato della funzione e pubblica, interamente gestito dai dipendenti dell’Agenzia, sorto per volontà degli stessi a ottobre 2017. L’aspetto notevole di questo sindacato (nato dal basso ed auto-gestito dai lavoratori scesi in piazza già 2 volte nel 2017) è che in pochi mesi ha raggiunto (insieme a Confederdia, altra costola del movimento autonomo) oltre 600 iscritti, con un tasso di rappresentatività che li colloca alle prime posizioni nel sistema sindacale dell’agenzia.

Le organizzazioni autonome in Forestas totalizzano oltre 1300 iscritti comprendendo anche la sigla Snaf: questo dato rende bene il senso di contrarietà agli storici sindacati confederali, che negli ultime vicende contrattuali di Forestas hanno perso terreno per via della loro opposizione al contratto regionale.

«Quando abbiamo capito che le sigle confederali dell’agroindustria si opponevano all’opportunità che ci venisse applicato lo stesso contratto di tutti gli altri dipendenti pubblici regionali (già applicato a tutte le altre agenzie della RAS) abbiamo deciso di creare questo sindacato – che nasce dal cuore del coordinamento C.A.Te.O.for. (coordinamento degli amministrativi dei tecnici e degli operai di forestas)» – dicono i componenti del direttivo.

“Il SADIRS-Forestas rappresenta l’unico sindacato della funzione pubblica, in un contesto anomalo come quello forestale sardo, ed é autonomamente gestito da noi dipendenti di forestas, senza compromessi e senza doppi fini” – dicono orgogliosi i lavoratori arrivati a Tramatza da tutta la Sardegna.

Unico obiettivo: “rappresentare la volontá di pari diritti con i lavoratori del sistema regione e portarci fuori dal pantano contrattuale in cui certa classe dirigente dei sindacati dell’agroindustria ci vorrebbe mantenere per questioni di potere interno alle confederazioni, che niente ha a che fare con l’agenzia regionale Forestas, con l’interesse dei lavoratori e con i compiti dell’agenzia”.

Queste le istanze e gli obiettivi del sindacalismo autonomo, che in pochi mesi ha esteso la propria sfera di influenza grazie ad un altissimo tasso di rappresentatività.

«Ai lavoratori interessa avere un contratto interamente applicabile, equo nei diritti di operai ed impiegati, allineato con il resto del sistema regione. Con il CCNL dell’agroindustria la gestione del personale di Forestas é allo sbando da anni, sarebbe ora di applicare la Legge regionale 24/2014 con cui la stessa Regione aveva stabilito che tutti i dipendenti regionali dovessero avere lo stesso contratto, il CCRL appunto».

Nell’assemblea del 21 é stato deciso all’unanimità di procedere con la proclamazione dello stato di agitazione sindacale, che porterà allo sciopero generale del 31 maggio se non arriveranno le risposte attese (e promesse) da due anni.

«Non riteniamo accettabile condurre l’ennesima campagna antincendio, che sta per iniziare, con questa situazione contrattuale: stavolta segnaleremo alle autorità competenti tutte le storture rilevate negli anni scorsi» – hanno detto a gran voce i lavoratori durante la partecipata assemblea regionale.

Intanto, a Tramatza il SADIRS-Forestas ha eletto i segretari territoriali (tutti operai forestali per Tempio, Sassari, Nuoro, Oristano e Lanusei, impiegati per Iglesias e Cagliari) ed il proprio segretario generale (Alberto Atzori): sono tutti dipendenti pubblici ma incastrati nei gangli nervosi di un’agenzia regionale lasciata, da anni, in balia di sé stessa senza un contratto interamente valido e applicabile, con un tasso di precariato storico che supera il 20%, con istituti contrattuali che hanno causato gravissimi blocchi operativi e problemi arcinoti all’opinione pubblica, cui la politica regionale sarà chiamata a porre rimedio nei prossimi mesi, in una stagione che, da tutti i punti di vista, si preannuncia rovente.”

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