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Ilbono, il consiglio comunale approva, con riserve, il progetto di potenziamento del depuratore consortile Ilbono-Lanusei

Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Ilbono, tenutasi il 9 aprile, sono stati approvati due importanti provvedimenti.

Il primo è relativo al regolamento per la gestione degli usi civici. «Purtroppo, non abbiamo la mole di usi civici di altri comuni – spiega tramite nota stampa il sindaco di Ilbono Andrea Piroddi – ma ne abbiamo solamente poco meno di 70 ettari (Arzana quasi 13 mila), in pratica l’area di monte Taré. Successivamente al regolamento, il quale deve passare il vaglio di Argea, dovremmo adottare il Piano di Valorizzazione degli usi civici, dopodiché potremmo procedere con le concessioni».

Il secondo ha riguardato l’approvazione, con riserve, del progetto esecutivo per il potenziamento del depuratore consortile Ilbono-Lanusei. Abbanoa, è beneficiaria di un importante finanziamento per potenziare il nostro depuratore. Depuratore che, troppo spesso non funziona e scarica i liquami direttamente sul fiume a valle, causando notevole inquinamento.

Perché il depuratore va in by-pass? Questo accade per la considerevole commistione delle acque meteoriche nella rete fognaria. L’abbondante afflusso di acque meteoriche, non consente ai fanghi presenti nell’impianto di lavorare e il depuratore va in tilt. Oltre a questo problema, si aggiunge anche il fatto che dopo l’intersezione della condotta fognaria proveniente da Lanusei, sempre e solo dopo le piogge, i pozzetti presenti lungo la SS 198 saltano, riversando i liquami (e non solo) lungo la strada statale.

«Per questo motivo – spiega Piroddi – già nel 2013 avevamo approvato il progetto preliminare con condizioni e queste le riproponiamo pari pari anche nel progetto esecutivo. Dette condizioni, poi, andranno riportate nella conferenza dei servizi prevista per il 19 di questo mese, dopodiché Abbanoa potrà, finalmente, appaltare i lavori. Nella delibera, abbiamo scritto che l’impianto venga messo in sicurezza dalla frana in corso nel versante alto del depuratore, in altre parole, è inutile spendere 1 milione e trecentomila euro se poi non si blocca la frana in corso. Basterebbe stanziare 30/40 mila euro e la frana sarebbe stoppata. Che lo sfioratore di piena previsto lungo la strada statale, venga spostato a monte. Lo sfioratore serve proprio ad evitare che dopo le piogge i liquami finiscano lungo la strada statale. In altre parole, dopo le piogge e nel caso in cui la condotta fognaria non sia capiente, lo sfioratore di piena si aprirà, riversando sul fiume i liquami in eccesso (il tutto è a norma di legge). Nel progetto presentatoci, lo sfioratore è stato individuato in località Giralecce, a nostro avviso questo non va bene, in quanto il problema va risolto a monte, ovvero a valle dell’abitato di Lanusei e in particolare sotto i locali della ex Provincia Ogliastra».

«Purtroppo – conclude il primo cittadino ilbonese – non sono previsti vasconi per lo smaltimento dei reflui oleari, in quanto con Det. n. 7215 del 01 luglio 2015 del Direttore del Servizio tutela e gestione delle risorse idriche della Direzione generale dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, ha espresso parere favorevole di conformità per la realizzazione dell’intervento, a condizione che entrambi i sedimentatori prima riservati alle acque di vegetazione e reflui oleari (mai entrati in funzione) dovranno risultare permanentemente disponibili per l’accumulo delle portate in tempo di pioggia. Detto semplicemente, in caso di pioggia, la maggior portata verrà destinata nei vasconi precedentemente riservati allo smaltimento dei reflui fognari. Certo la soluzione a tutti i mali si avrebbe eliminando la commistione delle acque meteoriche con la rete fognaria. Commistione vietata, è bene ricordarlo».

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