Occhio attento all’ambiente, Pacha Mama è una piccola realtà locale nata per inserirsi in una nicchia ben precisa. Produce ortaggi di stagione in campo aperto, vende prodotti a km zero nel punto vendita sotto casa o li consegna a domicilio in tutta Ogliastra nelle cassette di legno. L’assenza di packaging è un tratto distintivo. La pubblicità, manco a dirlo, è tutta sui social, così da casa il cliente può già sapere cosa è disponibile in campo.
Negli anni Fabiola ha approfondito gli argomenti legati a un’agricoltura sostenibile e biologica, prendendo spunto da tecniche riconducibili alle coltivazioni biodinamiche e sinergiche. “Vado io stessa a raccogliere equiseto e ortica per fare i decotti da usare come disinfestanti.”
Due famiglie di api si occupano di impollinare, mentre un piccolo allevamento di lombrichi tratta gli scarti aziendali.
Perché Pacha Mama? “Pacha Mama è la Dea Madre che viene dalla cultura andina, in cui viene venerata in maniera molto sentita -spiega Fabiola- Pacha Mama è un simbolo universale, che non si circoscrive solo alla Sardegna. Se noi ci prendiamo cura della terra, la terra si prende cura di noi.”
Se dovesse dare un consiglio a giovani come lei che si affacciano al mondo della piccola imprenditoria e dell’agricoltura, Fabiola suggerisce “Non mi sento di essere arrivata all’apice, ma ho ottenuto qualche piccolo risultato con tanti sacrifici. Non ho mai ottenuto finanziamenti e ho fatto tutto a piccoli passi. Penso siamo una generazione a cui è stata contagiata la paura, in primo luogo della crisi. Superate le vostre paure, la crisi si supera se noi produciamo. Ascoltate il cuore per capire cosa volete fare, e il cervello per trovare le soluzioni.”
Per il momento Pacha Mama produce solo ortaggi e sta iniziando la produzione delle luffe, spugne biologiche e biodegradabili derivate da una cucurbitacea simile alla zucca. Ma, conclude Fabiola “per il futuro mi piacerebbe avere un’azienda multifunzionale, che possa avere una valenza didattica collaborando con le scuole o col settore turistico.”