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Accadde oggi. 14 marzo 1914, viene arrestato, nelle campagne di Villagrande, l’arzanese Leporeddu

foto agugliastra

 

È il 14 marzo del 1914 quando Giuseppe Leporeddu, arzanese, viene arrestato nelle campagne di Villagrande. I fatti si evincono da un telegramma inviato dai carabinieri di Lanusei al comando della Divisione di Cagliari Esterna (come scritto nel libro, scritto da Giovanni Ricci, Sardegna Criminale).

Sono le 4:30 quando – nei pressi della stazione ferroviaria di Villagrande – due sconosciuti scappano alla vista della pattuglia composta dal brigadiere Milan Fioravante e dai carabinieri Antonio Chessa e Francesco Pisanu.

Al fermo, i due esplodono verso i militari quattro fucilate. Il brigadiere viene ferito al gomito – una ferita comunque lieve, visto che in venti giorni, si dice, sarà guarita – ed è a questo punto che i militari rispondono al fuoco. Uno dei due sconosciuti, forse ferito, fugge montando in fretta e furia a cavallo. L’altro, incolume, finisce in arresto. È Giuseppe Leporeddu , trentaduenne pastore pregiudicato di Arzana. Vengono sequestrati dieci maiali – “ritenuti furtiva provenienza” – e il coltello dell’uomo.

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