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Firenze, grande successo per la mostra di Maria Lai a Palazzo Pitti

L’arte di Maria Lai viene celebrata a Palazzo Pitti nell’Andito degli Angiolini dove è stata inaugurata giovedì la mostra “Il filo e l’infinito” curata da Elena Pontiggia. Per l’artista italiana si tratta della seconda volta negli spazi delle Gallerie degli Uffizi visto che nel 2004 aveva allestito nel Giardino di Boboli “l’Invito a tavola”, un grande desco apparecchiato con pane e libri in terracotta, oggi in mostra a New York.

 

L’artista di Ulassai è scomparsa nel 2013 all’età di 94 anni: proprio lo scorso anno le sue opere sono state selezionate, unica artista donna, per la Biennale di Venezia.

 

La mostra attraversata dal tema fondante della sua opera, “il filo”, prende il via dall’opera che l’ha resa famosa a livello internazionale, un’azione collettiva e prima opera relazionale mai realizzata in Italia, “Legarsi alla montagna”. Ispirata da una leggenda millenaria in cui una bambina, durante un furioso temporale, esce dalla grotta dove si era rifugiata, attratta da un nastro che vola nel cielo si salva da una frana devastante, così come la bellezza e l’arte, apparentemente inutili, hanno il potere di salvarci la vita.

 

L’8 settembre del 1981 tutti gli abitanti di Ulassai, il paese della provincia di Nuoro che le dette i natali, legarono tra loro le abitazioni con un grande nastro azzurro, una striscia di tela lunga ventisei chilometri, che fu poi legata alla montagna, una performance divenuta celebre. La prima sala è dedicata ai Telai, poi le Tele Cucite, quindi le Scritture, infine i Libri. La mostra “Il filo e l’infinito” resterà aperta al pubblico fino al 3 giugno .

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