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(FOTO) La storia del tenore tortoliese Gianluca Moro e della sua passione per l’opera lirica

Gianluca Moro è un giovane ogliastrino, da sempre appassionato di musica, un amore questo che l’ha portato lontano dalla sua terra. Gianluca vive a Bologna dove ha potuto coronare buona parte dei suoi sogni, il suo cammino nella strada della musica inizia però nella sua isola.

«La mia avventura musicale inizia molto presto, un po’ come tutti in tenera età» racconta Gianluca. Gli studi del giovane iniziano e si consolidano alla scuola civica di musica d’Ogliastra, dove intraprende dapprima lo studio del pianoforte, con i docenti Elena Nulchis e Andrea Nulchis, e successivamente anche canto con la docente Serena Caporale.

Oggi la scuola civica di Tortolì, dove Gianluca ha preso le prime lezioni di piano, è chiusa, ed è per lui un gran dispiacere: «un piccolo rammarico, è il sapere che questa scuola oramai non esiste più, pur sapendo quanti invece vorrebbero studiare musica ma non possono farlo per inadempienze degli organi comunali, statali, o istituzionali in generale. Sono stato uno di quelli che non essendo cresciuto nel periodo del “web victim”, non aveva nulla a disposizione per credere nei sogni se non la propria passione, e avere quella guida è stato fondamentale.»

Fuori dalla scuola Gianluca forma la sua prima band e si dedica alle prove con i suoi amici, ma arriva il tempo del diploma e per il giovane tenore si prepara una svolta, dopo il liceo Gianluca parte per gli studi universitari nella capitale, si iscrive alla facoltà di lettere alla Sapienza: «in parallelo continuavo a coltivare la mia passione per la musica. Dopo pochi giorni a Roma, mi sono iscritto alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio dove ho incontrato il mio vocal coach Timothy Martin, oramai diventato anche caro amico, il quale mi ha permesso di far parte del suo coro gospel, il coro “Amazing Grace Gospel Choir” dell’American University in Rome, dove ho la possibilità di muovere i primi passi sul palco al fianco di grandissimi musicisti nonché compagni di viaggio da cui ho imparato tantissimo, ma soprattutto la possibilità di esibirmi non solo in veste di corista ma anche di solista in location davvero speciali e con un gran pubblico ad ascoltare.» racconta Gianluca.

A Roma poi il ragazzo partecipa ad un talent show in onda su Sky e diretto da Fabio Canino, si chiude però la sua parentesi romana, Gianluca torna in Sardegna a Cagliari, nel capoluogo si iscrive al Conservatorio.

«Questa scelta -spiega Moro- mi ha dato la possibilità di scoprire un nuovo universo musicale: l’opera lirica.»
Anni di sacrifici e duro studio fino al conseguimento del Diploma nel 2012, ma non basta: «sentivo che tutto ciò non era ancora sufficiente, non mi sentivo appagato. E’ stata una esperienza bella, forte e che forse non ripeterei, ma che comunque appartiene al mio bagaglio personale e culturale e che mi ha permesso, con gioie e dolori del caso, di essere ciò che sono ora.»

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 Gianluca Moro 14  

Dopo un piccolo periodo di ricerca post laurea, si apre a Gianluca la possibilità di valutare di fare un piccolo step londinese e vivere un po’ quella città: «mi avvicinai al Royal Opera College ma subito dopo mi accorsi che in realtà le mie risposte stavano altrove, precisamente in Italia, a Bologna.»

«Trovai proprio lì il mio nuovo e attuale Maestro che dal 2014 segue e cura la mia crescita vocale come artista e interprete. Devo tantissimo al Maestro Fernando Cordeiro Opa, è il mio mentore, la mia guida.»

Approdato a Bologna Gianluca decide iscriversi al Conservatorio della città e di seguire un corso biennale specialistico in Discipline musicali (canto), «ho concluso questo percorso lo scorso novembre con una tesi in cui ho voluto unire il mio studio letterario romano alla musica, e trovando in Shakespeare l’elemento di coesione di base per questo mio lavoro.»

Un anno ricco per il tenore ogliastrino: «dal concorso Aslico ai primi di gennaio, a una produzione per la Cenerentola di Rossini con la Scuola dell’opera e il Teatro Comunale di Bologna, dai due debutti di opere inedite, un Requiem composto dall’oramai scomparso Maestro Ruetta e eseguito presso la Chiesa San Salvador di Venezia e l’opera moderna Haye: le parole la notte andata in scena in prima assoluto al Teatro Ariosto di Reggio Emilia e composta dal Maestro Montalbetti, al concerto eseguito lo scorso giugno presso l’anfiteatro romano di Verona, dove ho potuto dare il mio contributo sul palco per un progetto dal titolo “La forza del destino: odissea musicale di Vinicio Capossela”. Il capitano era lui, il Maestro Capossela»il tempo per Gianluca sembra essere volato.

Prossimamente arriverà un altro debutto da protagonista, precisamente il prossimo aprile: «avrò un ruolo primario per un’opera che probabilmente annovero tra le mie preferite: “Die zauberflote” di Mozart, alias “Il flauto magico”, in cui indosserò le vesti del principe Tamino (il protagonista), un giovane ricco di coraggio e innamorato che si sottoporrà a ogni prova impostagli pur di poter salvare il suo amore.»

«Sono fortemente emozionato ed eccitato per questo prossimo lavoro che andrà in scena in diversi teatri d’Italia tra cui anche il Sociale di Mantova, teatro di una bellezza infinita in cui hanno cantato davvero i più grandi, quindi sento addosso anche una grossa responsabilità. Spero di essere all’altezza del compito assegnatomi, dando voce a questo personaggio creato dal genio mozartiano che amo immensamente, in una lingua, quella tedesca, che non è poi tanto facile ma altrettanto affascinante.»

«Il viaggio è lungo, probabilmente appena iniziato, nel quale si è sempre in continua evoluzione e in continua ricerca – afferma Gianluca- i progetti per il futuro sono tanti, ma ancora tutto è in fase di gestazione, vedremo che accadrà, e vedremo dove poi la vita ci condurrà, sempre e comunque con la consapevolezza che siamo noi a guidare il nostro cammino, basta avere le idee chiare

 

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