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Tortolì, dal Comune tutti i chiarimenti sulle zone F (turistiche) della variante al Puc

Comune di Tortolì

Comune di Tortolì

Il comune di Tortolì con un comunicato stampa chiarisce alcuni punti sulle zone turistiche della variante del PUC.

«In merito alle zone F (destinate a insediamenti turistici) della variante al Piano Urbanistico Comunale di Tortolì vanno fatte alcune dovute precisazioni.

Nel 2015 era stata prevista solo una fattispecie di complessa applicazione che permetteva ai campeggi – a determinate condizioni – di trasferirsi oltre i trecento metri dalla costa in aree più compatibili e con una premialità di cubatura. Con l’articolo 44, che definisce le zone F turistiche del nuovo Puc, questa ipotesi è rimasta ma si è aggiunta – su richiesta inderogabile della Regione – una seconda via di più facile praticabilità: i campeggi restano dove sono ubicati ma con un 25 per cento della cubatura, inferiore al primo caso.

Semplicemente, in accordo con la Regione, è stata inserita una seconda soluzione per l’aggiornamento delle strutture ricettive all’aria aperta attingendo dalla normativa ordinaria standard, valida per tutti i comuni della Sardegna. Non vi è nessun incremento di cubatura che resta inferiore al 25 per cento. Per cui il nuovo Puc ha chiarito in termini restrittivi la possibilità di crescita reale.

In merito alle zone G che hanno come destinazione servizi generali (uffici, centri commerciali, scuole, banche e attività di servizio alla comunità), la normativa regionale di riferimento obbliga i titolari di queste zone a utilizzare nel limite del 20% la cubatura spettante per uso turistico, altrimenti si violerebbe la natura di queste zone. Non è possibile pertanto allontanarsi dalla caratteristica urbanistica della zona G, se non per un 20% e solo in modo accessorio dopo aver realizzato l’attività di servizio principale.

Infine, anche sulle zone C è bene dare gli opportuni chiarimenti: sin dall’autunno del 2011 l’amministrazione allora in carica, con voto all’unanimità, estese il parametro di cessione per le zone C a 18 metri quadri ad abitante (inizialmente previsto solo per un comparto di una unica iniziativa) a tutte le zone di espansione residenziale. L’amministrazione precedente nella prima stesura del Puc adottato nell’aprile 2010 aveva previsto un indice più penalizzante di 24 metri quadri ad abitante, creando di fatto una disparità.

Col nuovo Puc ciò non accade perché la cubatura è stata redistribuita equamente fra i cittadini.

Tra i dati salienti della variante: la distribuzione di oltre 700 mila metri cubi residenziali in modo equo tra i cittadini, i 220 mila metri cubi da riordinare con piani di riqualificazione. Tutto nel rispetto delle norme paesaggistiche e geologico/idrauliche del Pai. Con l’apertura di un potenziale nuovo impulso dell’economia locale.»

 

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