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Accoltellato e preso a bastonate militante di Potere al Popolo mentre affiggeva manifesti

Aggredito coi bastoni e accoltellato alle gambe e alla schiena, per fortuna in modo non grave, mentre affiggeva manifesti elettorali. E’ quanto è accaduto a un militante di Potere al Popolo, trentasettenne, la notte scorsa alla periferia di Perugia, nella zona di Ponte Felcino. Come riporta La Repubblica, sull’episodio sono in corso accertamenti da parte della Digos che sta cercando di ricostruire l’accaduto.

La polizia è intervenuta dopo che una telefonata anonima al 113 aveva segnalato una rissa. Giunta sul posto la volante non ha però trovato alcuno. In base a quanto poi riferito dal trentasettenne agli investigatori, l’uomo è stato accerchiato e aggredito alle spalle da alcune persone vestite di nero non ancora identificate. E’ stato quindi colpito con tre colpi di arma da taglio mentre il cugino che era con lui è stato colpito alla testa. Medicati in ospedale sono stati entrambi già dimessi.

Ma rimane alta la tensione per un clima pre elettorale sempre più teso. “Le modalità dell’aggressione sono inequivocabilmente quelle che caratterizzano i gruppi di estrema destra, da anni, nel silenzio e nella distrazione della politica e delle istituzioni”, dichiarano Andrea Ferroni, portavoce dei Giovani comunisti e capolista in Umbria di Potere al popolo, e Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista, candidato per lo stesso partito.

Entrambi esprimono “solidarietà ai due compagni” e chiedono “alla prefettura un intervento risoluto per individuare i colpevoli del grave fatto”. Per Acerbo e Ferroni “dopo la assai strana aggressione al militante di Forza Nuova a Palermo, diventa sempre più evidente che qualcuno stia gettando benzina sul fuoco, per creare un clima che giustifichi un governo di ‘larghe intese'”. Per i due “l’aggressione di Palermo ha i tratti della messinscena e della provocazione, come d’altronde le dichiarazioni di Fiore. Di sicuro non ha una matrice antifascista”. Walter Verini, Capogruppo del Pd in Commissione Giustizia della Camera e candidato in Umbria parla di “fatto di straordinario allarme e gravità”. “Palermo, Perugia, Roma: l’odio politico che sta divorando il Paese ribolle da troppo tempo. Non aspettiamo oltre, non aspettiamo il morto per fermare tutto questo”, twitta il presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso.

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