Le neo zone HG1, quelle dove il rischio idrogeologico è nullo, rappresenteranno un nuovo sbocco per l’edificabilità comunale, consentendo ai privati la realizzazione di nuove abitazioni.
Sono stati due tecnici ilbonesi, il geologo Alessio Sodde e l’ingegnere Sandro Depau, ad occuparsi del nuovo studio sull’assetto idrogeologico del territorio di Ilbono.
La recente delibera dell’Autorità di Bacino Regionale, con la quale si è approvato il PAI del Comune, collocava una buona porzione di territorio in area HG3. In soldoni questo si traduce in numerose aree ritenute dalla Regione ad elevato rischio idrogeologico e pertanto non edificabili.
Ai comuni è stata tuttavia concessa la possibilità di eseguire nuovi studi per rivedere il piano.
A Ilbono i tecnici incaricati hanno declassato ad HG2 varie zone HG3, e ad HG1 alcune zone HG2.
Con queste nuove conclusioni il Comune ha inviato alla Regione un nuovo PAI, approvato in via preliminare, che, qualora dovesse trovare riscontro positivo, verrà reso definitivo.
Le neo zone HG1, quelle dove il rischio idrogeologico è nullo, rappresenteranno un nuovo sbocco per l’edificabilità comunale, consentendo ai privati la realizzazione di nuove abitazioni.
Il piano verrà a breve pubblicato all’albo pretorio comunale ed entro quindici giorni gli interessati potranno fare le loro osservazioni. «Dopodichè -spiega il sindaco Andrea Piroddi- speriamo che la Regione sia celere nell’adozione in via definitiva del PAI in quanto molto atteso dalla nostra comunità».