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Concorso letterario “Il Gioco dei Racconti”, iscrizioni aperte fino al 15 febbraio

Ancora aperte le iscrizioni per il Concorso “il Gioco dei Racconti”, organizzato dal Margherita Caffè letterario in collaborazione con la Casa editrice Sa Babbaiola. Il concorso è aperto ai candidati maggiori di quindici anni, la partecipazione è gratuita (i vincitori dovranno tuttavia acquistare almeno 3 copie dell’antologia) e ogni partecipante può mandare – entro e non oltre il 15 febbraio – un solo elaborato, inedito e in lingua italiana. La lunghezza del testo non deve superare le dieci cartelle (massimo 10-11 pagine grandezza font 14). La mail cui mandare gli elaborati è: insiemecaffeletterario@gmail.com.

La giuria è composta da quattro componenti, il cui giudizio è insindacabile e si baserà sulla sensibilità umana e artistica, sulla qualità dello scritto, sui valori contenuti, sulla forma espositiva e sulle emozioni provate. Le premiazioni si terranno a maggio al Caffè Letterario arbataxino.

«Nella vita non bisogna lasciarsi travolgere dalla quotidianità a discapito della creatività,» dice Margherita Musella, che dirige il Caffè Letterario arbataxino «lasciamo spazio, anche se sembra che siamo sopraffatti dalle cose di tutti i giorni, ai nostri sogni. La scrittura è la nostra chiave di riscatto.»

Vincenzo d’Ascanio, a capo della casa editrice “Sa Babbaiola” chiama in causa, per invogliare alla scrittura e all’arte, il percorso di Modigliani, il pittore maledetto. Morì giovane e povero, racconta D’Ascanio, ma visse d’arte e d’amore. Ora è una leggenda e le sue opere valgono milioni.

«Talvolta parlo con artisti di vario genere, scrittori, attori, pittori, musicisti, mi dicono che non c’è meritocrazia» continua D’Ascanio. «Nel campo dell’arte non esiste la meritocrazia, esiste solo l’amore per quello che si fa, e credere in se stessi, nonostante tutto e tutti. Scriverete, senza che nessuna legga le vostre pagine. Dipingerete, senza che nessuna apprezzi i vostri quadri. Andate avanti, magari non godrete del vostro talento, ma forse siete già una leggenda, e non lo sapete. Come Modigliani.»

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