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Area sterrata di Orrì: arrivano i chiarimenti del sindaco di Tortolì Massimo Cannas

Il sindaco di Tortolì Massimo Cannas interviene in merito all’area sterrata utilizzata da oltre 60 anni dalla comunità, fronte la seconda spiaggia del lido di Orrì, recentemente delimitata con una recinzione.

«Si ricorda che il Sindaco ha emesso un’ordinanza perentoria per la riapertura a pubblico utilizzo dell’area di circa mille metri quadri, che funge da collegamento tra la strada di Orrì e l’area demaniale, da sempre libera e mai delimitata da recinzioni – come facilmente verificabile anche dalle immagini aeree presenti sul sito della Regione e rintracciabili anche sulle mappe in rete di Google» afferma l’avvocato Cardia.

«Un provvedimento resosi necessario soprattutto per tutelare la pubblica incolumità e sicurezza urbana, eliminando ogni impedimento al libero passaggio e per garantire adeguato transito delle persone e mezzi, compresi quelli di soccorso, restituendo così l’area  alla collettività, che ne ha usufruito da sempre liberamente. Il Sindaco, i  funzionari e gli operai comunali coinvolti in questa vicenda hanno sempre operato nel rispetto  della legge, con la massima trasparenza e correttezza- spiega l’Avvocato del Comune, Luigi Cardia – L’aver impedito la messa in esecuzione dell’ordinanza sindacale è un fatto grave, con possibili risvolti penali di cui la Procura della Repubblica è stata informata».

«Si ricorda – prosegue l’avvocato – che gli strumenti giuridici a disposizione di chi non è soddisfatto di un’ordinanza, per questo – come per altri potenziali casi-, esistono: l’impugnazione davanti al Tar. Se coloro che hanno recintato ancora una volta l’area, nonostante l’ordinanza sindacale, ritengono leso il proprio diritto, possono ricorrere a tale strumento che l’ordinamento mette a disposizione.  Il fatto che ad oggi non abbiano impugnato l’ordinanza lascia perplessi, e fa sospettare che siano carenti di argomentazioni giuridiche a loro favore. Con riferimento alla tanto citata autorizzazione da parte della Capitaneria di Cagliari – conclude  – si chiarisce che la stessa è parte secondaria di una procedura non ancora definita. L’Amministrazione Comunale resta comunque a disposizione per ogni tipo di chiarimento, consapevole di aver agito sempre, ed esclusivamente, nell’interesse generale della collettività».