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Alla Biblioteca Vivente di Leggendo Metropolitano anche l’attivista ogliastrina Loredana Rosa

L’evento “Biblioteca vivente” nasce in Danimarca negli anni 80. La specificità del progetto risiede nel fatto che i libri sono persone in carne e ossa, che si mettono a disposizione della comunità per raccontare la propria vita, a volte caratterizzata da esperienze di minoranza e discriminazione o di impegno nella lotta contro gli stereotipi di ogni tipo. Quest’anno, in occasione della nona edizione del festival internazionale Leggendo metropolitano che si è tenuta a Cagliari  sono stati accolti scrittori, filosofi, antropologi, scienziati e artisti provenienti da tutto il mondo.

L’obiettivo di questi Libri Viventi? Abbattere i pregiudizi, regalando ai “lettori” una chiacchierata su migrazioni, omosessualità, femminismo. Tra loro anche la docente e attivista ogliastrina Loredana Rosa, alla guida dell’associazione Voltalacarta.

«E’ un progetto al quale tengo molto, a cui sono affezionata, perchè me ne sono occupata portandolo nelle scuole quando lavoravo per l’assessorato della provincia Ogliastra nel 2011» racconta Loredana Rosa «Ricevere l’invito dell’ottima giornalista Cristina Muntoni mi ha resa molto felice, è stato interessante “invertire” i ruoli e diventare un “libro vivente” dopo aver organizzato l’evento in precedenza. Da attivista dei diritti umani lo trovo un progetto molto incisivo e importante. Ho raccontato la mia storia e il mio impegno nella lotta agli stereotipi di genere, che ha trovato concretezza negli anni sia nel mio lavoro di insegnante che nel mio organizzare eventi incentrati su queste delicate tematiche».

«Ho parlato del mio personale percorso di vita e di maturazione, di cosa voglia dire essere femministi oggi. La nostra associazione Voltalacarta è giovane ma ha già alle spalle importanti impegni, come l’organizzazione di One Billion Rising e la diffusione del video-inchiesta Voci di un verbo plurale» conclude l’attivista ogliastrina «Tutto il mio impegno è volto al contrasto della violenza di genere e di ogni forma di discriminazione. Questa all’Orto Botanico ( splendida location individuata per l’evento Biblioteca Vivente, ndr) è stata quindi un’esperienza meravigliosa, un modo di combattere i pregiudizi davvero impattante e fuori dagli schemi. Tante persone si sono sedute sulla panchina con me, anche numerose donne che si occupano di queste tematiche ogni giorno. E’ stato uno scambio arricchente per entrambe le parti sulle questioni relative agli stereotipi di genere e sul senso importante del dirsi femministi oggi.  La mia mission in Ogliastra è quella di coinvolgere il numero più ampio possibile di persone nei nostri progetti, educando e sensibilizzando al tempo in primis i giovani. Come recita lo slogan della nostra associazione, insieme si fa la differenza. Per ora i risultati sono positivi, mi ritengo quindi soddisfatta e fiduciosa».